L’amore cieco di Patrick Cauvin

Un incontro che cambierà tutto è al centro de L’amore cieco (Mondadori, 1977, Elisabetta Coisson, pp. 226), l’appassionante romanzo di Patrick Cauvin.

Innamorarsi. Bello, no? Anzi, direi la cosa più bella che ci possa capitare.
Quando la freccia scoccata da Cupido centra il bersaglio… ecco, possiamo dire che abbiamo trovato “qualcosa” per cui vale davvero la pena vivere.
Qualcosa… o qualcuno. Qualcuno di speciale, un’anima racchiusa in un corpo bello o brutto poco importa, in fin dei conti la bellezza è negli occhi di chi guarda.
E i protagonisti di questa storia non faranno da eccezione.
E poi a lei non importa se lui sia bello o meno perché... beh, non può vederlo.
Eh sì, il bene della vista non le è stato concesso, purtroppo.
E questo potrebbe essere un deterrente non da poco per chi desidera amare, perché una persona con quel destino segnato può spaventare. Sul serio.
Il “per sempre”, in questo caso, può fare davvero paura.
Non al protagonista di questa storia, però, che deciderà di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Patrick Cauvin ci racconta una storia dolce e drammatica, una storia che prenderà il cuore dolcemente ma con forza al tempo stesso.
Pagine dedicate agli inguaribili romantici, a chi crede che l’amore possa superare, se lo desidera davvero, qualsiasi ostacolo.
Anche e forse ancor maggiormente a chi non crede più nel sentimento che ha creato innumerevoli poeti, a chi ha deciso di chiudere il cuore a doppia mandata e non ricorda nemmeno dove ha gettato la chiave.
Questa storia potrebbe (ri)donare un po’ di speranza e, soprattutto al giorno d’oggi, è una promessa da non sottovalutare.
Personaggi che sembreranno appena abbozzati ma che in realtà vivranno davanti a noi la storia del loro amore in uno scenario che potrebbe essere tranquillamente quello che vediamo ogni mattina, quando spalanchiamo la finestra. Per questo non faticheremo a immedesimarci.
Non scordiamo i dialoghi, precisi e puntuali, la proverbiale ciliegina sulla torta per una vicenda che esploderà in mille direzioni, sconvolgendoci.
Ma tranquilli, riusciremo sempre a ritrovare il bandolo della matassa.
E se un libro può fare tutto questo vale la pena dargli un’occhiata.