L’amore è un fiume
- Autore: Carla Madeira
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
L’amore è un fiume (Fazi, 2024, traduzione di Tommaso Giartosio) della scrittrice Carla Madeira, pur essendo il libro d’esordio italiano dell’autrice, è una narrazione matura, potente, spesso cruda, a tratti poetica, sempre comunque estremamente umana.
Lucy, Dalva, Venâncio sono i tre protagonisti di un romanzo che inizialmente potrebbe esser messo in discussione ma che, invece, procedendo nello scritto, cattura i lettori per più motivi.
Con ognuno dei tre la vita, in momenti diversi, non era stata prodiga. Quella che aveva beneficiato di un’infanzia migliore era stata Dalva che aveva trascorso i suoi primi anni con fratelli e sorelle e soprattutto sotto l’ala affettuosa di mamma Aurora; Venâncio era cresciuto invece con un padre brutale; Lucy era nata da un’unione fatta di un’allegria presto svanita per la prematura perdita di entrambi i genitori e aveva trascorso il resto dell’infanzia e dell’adolescenza dagli zii i quali però non avevano saputo comunicarle dolcezza. Il romanzo si apre qui, al presente dei tre coprotagonisti.
Pochi anni prima Dalva e Venâncio erano diventati marito e moglie.
Si erano sposati per amore. Erano perdutamente innamorati. L’amore non è altro che un piacere declinato contemporaneamente in molti modi. Per quanto riguardava Venâncio e Dalva, il piacere di tutti i sensi li incollava l’uno all’altro per ben più di molte vite, sembravano eterni da quanto erano legati. Si assaporavano a vicenda.
Purtroppo, però, un fatto sconvolgente aveva spezzato quel legame così forte. Un gesto improvviso, gravissimo, celato dietro scoppi di morbosa gelosia, aveva distrutto il matrimonio e i due si ritrovano ora a condividere la stessa casa ma sono in tutti i sensi estranei l’uno all’altra. A certe azioni non si può porre rimedio nemmeno implorando perdono per giorni e nemmeno per anni. Dalva che ha perso il suo più intimo bene non reagisce a nulla, pare un automa che tutti i giorni percorre quasi meccanicamente la stessa strada e Venâncio, solo e tormentato, diventa cliente della casa di Manu in cui si accoppia con l’una o l’altra prostituta. In quel luogo vive Lucy, ora giovane donna di assai facili costumi e dal fare inequivocabile e spudorato
Le piaceva provocare gli altri con il suo atteggiamento provocante e volgare...La sua bellezza, che i clienti si litigavano a pugni, aveva il potere di non bastare all’occhio: se guardavi Lucy, la volevi assaporare.
Questa parte del romanzo è una vera provocazione per i lettori: pare esagerato, esasperato ciò che descrive Carla Madeira ma bisogna proseguire nel racconto per capirne valore e significato. Lucy, impudente e spudorata, vuole far suo Venâncio perché lui è il primo uomo che la rifiuta. Lui, attraversato da un deserto di solitudine, con mani segnate da errori, la allontana più volte. Quella donna orgogliosa vuole l’uomo che la respinge ma nessuno avrebbe mai immaginato che:
Una questione d’onore potesse trasformarsi in una passione ostinata
Qualcosa fa scattare in Venâncio una profonda attrazione per Lucy. Non è solo passione carnale. In un gesto della donna Venâncio rivede ciò e chi ha perso. Risale come dal più profondo degli abissi in cui era sprofondato e così si rimette in contatto emotivo con una realtà perduta. Da qui in poi, per Dalva, Venâncio e Lucy lo scorrere degli eventi si fa più fitto, a volte inaspettato, a volte al di là dell’immaginazione.
La bravura di Carla Madeira sta nel creare personaggi e risvolti narrativi che sono il mezzo attraverso cui L’amore è un fiume si fa prezioso: i personaggi e il narrato tutto ci dimostrano quanto il titolo sia veritiero. L’amore, come un fiume, a volte scorre lento, a volte in piena, si fa pericoloso ed è difficile scampare alla sua furia. Ma quel che si capisce nel romanzo è che, talvolta, è importante aggrapparsi anche al più piccolo appiglio pur di restare a galla, talaltra invece bisogna lasciar fluire ciò che scorre nei cuori perché non si annega in un mare di lacrime anzi se ne esce rigenerati. L’amore è un fiume è un romanzo che porta in sé tanto male ma anche tutto il bene possibile.
È un romanzo permeato di “saudade”, della malinconia di ciò che non è più, è una storia in cui si perde e si ritrova la speranza, in cui il perdono è umanamente difficile ma non impossibile, è l’immagine di quanto bene e quanto male possano albergare negli animi ma, nel finale, di quanto l’accettazione del dolore e la generosità siano balsamo che cura.
L'amore è un fiume
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