L’arca di Noè. Bestiario popolare
- Autore: Carlo Lapucci
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Graphe.it edizioni
- Anno di pubblicazione: 2022
L’uomo e gli animali, diversi ma, allo stesso tempo, anche simili, accomunati da qualcosa di culturale e folclorico che affonda le sue radici nel passato. A raccontare questi legami lungo i secoli e nella storia ci ha pensato lo studioso Carlo Lapucci che ha scritto L’arca di Noè. Bestiario Popolare (Graphe.it edizioni, settembre 2022, 326 pp.).
Questo bestiario è una raccolta di animali, dei valori, significati che essi hanno assunto nel corso del tempo e che continuano ad avere anche al giorno d’oggi. Si parte dall’allodola, passando al cuculo, per incontrare il lupo, gatti, coccodrilli, gamberi, asini, vacche, scimmie, grilli, lumache e chiocciole che sì si assomigliano, ma non sono la stessa cosa, alla volpe per arrivare alla pulce e al ramarro.
Sono 51 le specie di animali raccolte e individuate per il bestiario popolare da Carlo Lapucci, uno tra i maggiori studiosi italiani di tradizioni popolari che vive e lavora a Firenze.
Leggendo il Bestiario del 2022 del saggista si ha come la sensazione di fare un viaggio nel tempo, perché in questo testo riecheggiano quelli che sono i classici bestiari di un tempo, quelli di epoca medievale per esempio, nei quali si descrivevano in modo breve gli animali (reali e non) abbinati a spiegazioni di tipo morale, con riferimento a comportamenti e valori che dal mondo animale si ritrovavano anche in quello umano ed erano spesso riferiti alle Sacre scritture. In realtà, nel passato erano presenti anche altre raccolte simili ai bestiari, solo che avevano per protagoniste rocce e minerali (Lapidari) o erbe e piante per i loro carattere curativo e medicale (Erbari).
Nel libro di Lapucci si rivede tutto questo: un volume ricco di animali inseriti in ordine alfabetico, in modo tale che il tutto possa essere letto dalla A alla Z, oppure, a seconda degli interessi e curiosità, si può passare da una lettera all’altra per muoversi tra mito, folclore, tradizione, gioco, simbologia e credenza popolare in rapporto al mondo animale.
Altro aspetto interessante è che l’autore per ogni animale citato crea una sorta di vera e propria scheda identitaria dove troviamo l’immagine di riferimento, una nota esplicativa, un Santo se l’animale in questione ne ha abbinato uno, proverbi, leggende, storie e credenze popolari, modi di dire in dialetti vari e curiosità che evidenziano i diversi valori e significati simbolici che questi “animali da bestiario” hanno assunto nel tempo e il parallelismo con i modi di essere e di fare degli esseri umani.
Gli animali protagonisti, come afferma lo stesso Lapucci sono:
Forme fisse della rivelazione della potenza divina, come le gerarchie angeliche sono archetipi nei quali di dispongono le stesse manifestazioni.
Quindi nel mondo animale troverebbero collocazione la potenza divina che si manifesta in modo concreto e anche le virtù attribuite agli angeli. Un accumulo di valori utili e atavici così radicati nella tradizione popolare da diventare modelli e punti di riferimento per ogni essere umano, per suggerire un adeguato comportamento da seguire. Ed ecco allora comparire - come citato nel tomo di piacevole lettura - virtù come la “forza” abbinata al leone, la “carità” al pellicano, la “semplicità” per la colomba, la “fedeltà” al cane e la “previdenza” per la formica.
L’arca di Noè. Bestiario Popolare di Carlo Lapucci è sì un viaggio nelle radici della nostra storia umana e della tradizione, ma è anche un interessante percorso nel quale si scopre come l’uomo, oltre ai suoi simili, nel corso del suo cammino di vita, possa trovare nel mondo animale uno scoglio a cui aggrapparsi. Una vera e propria salvezza oltre che un ideale e saggio compagno di viaggio.
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