L’arciere di Azincourt
- Autore: Bernard Cornwell
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Longanesi
- Anno di pubblicazione: 2010
"Arcieri d’Inghilterra! Oggi combatteremo per la mia causa. Il nostro nemico mi nega la corona che Dio mi ha destinato! Il nostro nemico vuole umiliarci! I francesi ne sono convinti, ma non hanno messo in conto la volontà divina. Si sono dimenticati che a vegliare su di noi ci sono san Giorgio e sant’Edoardo. Vi ho condotti qui, in questo campo di Francia, ma non vi lascerò qui! Io sono, per grazia di Dio, il vostro re, ma oggi, rispetto a voi, non sono nulla di più. Oggi combatto per voi e per voi metto in gioco la mia vita. Se voi morirete qui, morirò anch’io! A tutti voi, inglesi o gallesi, giuro sulla lancia di san Giorgio e sulla colomba di sant’Edoardo che vi riporterò a casa, e il nostro nome sarà ancora più glorioso! Combattete da inglesi! Vi chiedo solo questo. Che Dio vi salvi, fratelli miei!"
Per mezzo di queste celebri parole il tenace re Enrico V galvanizzò le sue truppe prima della battaglia di Azincourt. Siamo in Francia, nella regione del Pas de Calais, e gli eserciti inglese e francese di affrontano per la prima volta in campo aperto dopo l’assedio di Harfleur. La situazione sul campo non è delle migliori per gli uomini di Enrico. Sono stremati da settimane di marcia, dalla fame, dalla dissenteria che li affligge senza tregua, eppure questi sei mila uomini affronteranno con coraggio la temibile armata che i francesi oppongono al loro passaggio, ottenendo infine una vittoria che ancora oggi viene ricordata come una delle più celebri della storia europea. Trentamila francesi, per lo più uomini d’arme, assisteranno inermi alla loro disfatta, terrorizzati dalla furia degli arcieri inglesi, che sino all’ultimo lotteranno per il loro re. E per Dio. Già perché Dio è con loro, poiché Enrico era destinato a sedere sul trono di Francia. Eppure l’entusiasmo che accomunerà i suoi uomini prima dello sbarco in Normandia andrà perdendosi sull’ostile terreno francese.
Bernard Cornwell ha saputo rinarrare in chiave epica uno degli atti della guerra dei cent’anni che ancora oggi è circondato da un alone di mistero. Come hanno fatto gli inglesi a conquistare la vittoria, nonostante si trovassero in una situazione di schiacciante inferiorità numerica? Forse non vi è una risposta razionale che sia in grado di chiarire l’intero mistero; forse, più semplicemente, la risposta è una sola: Dio era con loro.
La vicenda viene narrata dagli occhi del giovane arciere inglese Nicholas Hook, il quale partirà insieme all’esercito di Enrico dopo aver assistito ai massacri di Soissons operati dagli stessi francesi. Durante le sue avventure scoprirà il dolce tocco dell’amore e la spietata freddezza dell’odio di chi vuol vederlo morto. Eppure egli non si arrenderà e ad Azincourt dimostrerà di poter affrontare la battaglia con ardore, per il suo re, per la sua patria.
Com’è ormai suo stile fare, Cornwell ci regala un romanzo dalla trama epica e avventurosa, narrando una delle pagine di storia europea più buie ed eroiche allo stesso tempo. Lo stile narrativo è scorrevole e avvincente, abbastanza da poter catturare l’attenzione del lettore. Forse le descrizioni sono un po’ banali e scialbe, ma il resto depone tutto a favore della bravura dell’autore.
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