L’arte di curare la città di Pier Luigi Cervellati

L’arte di curare la città è stato pubblicato nel 2000 ma oggi è un testo attualissimo, che dovrebbe essere letto nelle scuole per formare le coscienze dei futuri cittadini. L’autore è il professore Pier Luigi Cervellati, autorevole urbanista. Il libro spiega e anticipa quanto molti recenti piani urbanistici vanno imponendo e, cioè, come non sia più possibile cementificare ulteriormente il territorio italiano. Non si possono più fondare “nuove città”, ma bisogna curare, risanare, mantenere quanto è stato costruito. Il libro affronta il tema dell’assetto urbanistico della città vista non solo come edificato ma come relazione profonda, intrinseca e inscindibile, nel rapporto tra città e campagna, tra centro e periferia, per trovare nuovi paradigmi culturali e recuperare, ripristinare, il carattere dei luoghi che è stato deturpato. È da rivedere il ruolo stesso dell’urbanista:

“In nessuno di questi casi chi fa l’urbanista può considerarsi un fondatore o un augure. Tuttavia, considerare la città del passato e la campagna nuovi cardini per formare da subito la città del futuro, è frutto di esperienze, di sentimenti, di orrore per i delitti urbanistici, per gli scempi architettonici”.

E non sfugge all’autore la necessità di avere regole che siano fondate sull’osservazione della natura e sul rispetto per le sue leggi, per ritornare a essere in armonia con noi stessi e con la collettività. Bisogna:

“Ricominciare a guardare alle stelle e a calcolare l’asse eliotermico. Rispettando l’acqua per rispettare la terra. Indagando la storia e la natura dei luoghi”.

Ricette apparentemente semplici, ma che la pratica urbanistica ha abbandonato, disatteso, ignorato, perdendo il rapporto armonico con il creato, dimenticando il limite che come esseri umani abbiamo e per il dovuto rispetto che, invece, dovremmo tributare alla natura. Limite, invece, che dovrebbe essere ripreso in seria considerazione per farlo diventare risorsa e considerare il restauro quale metodo per pianificare il territorio.

Il libro del Professore Cervellati è uno tra i più belli di urbanistica anche perché non è rivolto solo agli addetti ai lavori ed è rivolto a un pubblico ampio. È, infatti, scritto in maniera chiara e comprensibile, nonostante riferimenti a leggi di fisica (es. entropia), storia dell’arte e legislazione urbanistica. Inoltre indaga uno dei temi più importanti della nostra contemporaneità perché i recenti disastri ambientali ne registrano l’attualità ma anche perché è nel rapporto tra edificato e nostro vissuto che si costruisce la nostra identità storica e culturale.