L’imperatrice Sissi a Madeira
- Autore: Valerio Vitantoni
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
Il racconto tra storia e piccole leggende di una giovanissima donna che seppe affrontare i dolori, la depressione e i tradimenti, che cercò in tutti i modi di vivere a modo suo e il cui fascino è ancora oggi intramontabile.
Sissi scelse di andare via da Vienna in una delle isole più lontane dalla Corte per potersi ritrovare e poter vivere per alcuni mesi come lei desiderava.
La sua prima vera fuga, così da ragazzina graziosa e intimidita divenne una donna sicura di sé e indipendente. L’imperatrice Sissi a Madeira è il nuovo lavoro di Valerio Vitantoni, classe 1988, uno dei massimi esperti italiani di Elisabetta d’Austria e di Ludwig II di Baviera, e studioso di storia dell’Ottocento. Curatore di un blog dedicato a Sissi e di un forum riguardante gli Asburgo e i Wittelsbach, ha pubblicato Il Natale di Sissi e I sentieri di Sissi.
Tutti noi abbiamo il ricordo dell’imperatrice Sissi interpretata dalla bellissima attrice Romy Schneider nel film del 1956, e della storia che si era trasformata in una favola. Sissi irradiava femminilità e la sua indipendenza era seducente. Ancora oggi la sua difficile e tormentata vita continua ad affascinare.
Quando mi recai nel bianco Castello di Miramare, approdo per Sissi nel suo viaggio di ritorno a Vienna, lungo i corridoi delle lussuose sale nelle quali Carlotta accoglieva gli ospiti, con la presenza del mare in ogni angolo delle stanze, si riusciva a percepire il fruscio della seta dei suoi vestiti e i suoi passi leggeri. Sissi era ancora un’adolescente inesperta quando salì al trono, e da subito rimase sola per lunghi periodi a causa dei doveri e degli impegni dell’imperatore.
Costantemente sotto la supervisione e il controllo della suocera Sofia, che volle anche essere educatrice degli eredi, la giovane imperatrice visse un conflitto familiare che non sarebbe mai finito, tantomeno per una giovane donna moderna e anticonformista qual era.
A questo periodo risalgono i noti ritratti di Winterhlter fra i quali il più bello: quello con l’abito da ballo con stelle, lunga stola di tulle e altre stelle di diamanti tra i lunghi e bellissimi capelli.
Non le venne risparmiato il dolore più grande che una donna può avere; a soli diciannove anni perse la piccola Sofia, la sua bambina, per una febbre alta.
Cadde nella depressione più cupa, e lasciò campo libero alla suocera nell’educazione di Gisella, la secondogenita. Nel 1860, sempre in opposizione e tagliata fuori da tutto, si ammalò di una grave malattia polmonare.
Sopportava sempre meno di adempiere ai suoi doveri a Corte e venne accusata di pensare soltanto alla sua bellezza. Alla corte di Vienna erano previsti cinque pasti al giorno e Sissi ne faceva solo tre per rispettare la sua dieta.
Era pur vero che ci tenesse alla cura del suo corpo, a mantenere il suo vitino di vespa ed era ossessionata dai suoi lunghi capelli, il cui lavaggio richiedeva un’intera giornata. Ed era anche vero che la giovane imperatrice amasse fare sport: lunghe cavalcate e passeggiate che erano delle vere e proprie marce forzate. Ma difese la causa ungherese spingendo Francesco Giuseppe a riconoscerne l’indipendenza, amava dedicarsi ai componimenti di poesie, alla lettura dei classici greci e allo studio delle lingue.
Si sentiva inadeguata, subissata da continui rimproveri, inquieta nel ricordo della morte della piccola Sofia e agitata per le relazioni amorose clandestine dell’imperatore.
Non si rassegnò mai al ruolo impostale di imperatrice che la condusse nel tempo a convivere con una profonda solitudine interiore e a isolarsi sempre di più.
Solitaria vago in questo mondo, alla gioia, alla vita da tempo ho voltato le spalle; con nessuno condivido la mia vita, mai vi fu alcuno che mi abbia capito.
E quando i suoi problemi di salute divennero persistenti. Il medico di corte le propose Madeira come residenza invernale,“ l’isola dell’eterna primavera”, conosciuta anche dal fratello dell’imperatore, Massimiliano, gran viaggiatore che considerava l’isola:
Un tranquillo rifugio da tutto il mondo.
Dopo essersi recata sulla tomba della figlioletta nella Cripta dei Cappuccini, e dopo aver attraversato le strade di Vienna decorate e illuminate al suo passaggio, nel porto di Anversa l’imperatrice salì a bordo dell’elegante e lussuoso yacht Victoria & Albert II concesso dalla regina Vittoria e il seguito della sua corte sul piroscafo Osborne della Marina Reale Britannica.
Giunse a Madeira dopo una settimana di viaggio e le cronache del tempo riportano come la natura del luogo si preparasse a riceverla.
“C’era una purezza celeste nella scena, l’aria era satura di profumo, l’atmosfera era soprannaturalmente limpida...”
Intorno alla sua dimora vi era una vegetazione varia e di tutto il mondo, un paradiso terrestre e la città di Funchal con le sue case piccole in stile coloniale battute dal vento, sapeva cogliere la sua attenzione. Luoghi panoramici incantevoli con la baia piena di imbarcazioni di ogni sorta: pescatori che scaricavano e caricavano, una vera città di mare. La gente di Madeira ammirò Sissi, la sua semplicità e il suo regale comportamento in armonia con la bellezza del luogo.
Lunghe passeggiate tra le piantagioni di banane e filari di uva, interessata ai fiori che spontaneamente crescevano sulle rocce, escursioni lungo i punti più belli dell’isola e affascinata dal suono di una piccola chitarra locale simile all’ukulele. Il tempo lo trascorreva in tranquillità con letture interessanti tra le quali lo scritto politico della contessa italiana Maria Montemerli, il poeta Heine, Shakespeare e Dante.
Sono belle le fotografie dell’epoca inserite nel libro di Vitantoni, che la ritraggono per la strada, sull’amaca, tra i fiori, sulla veranda.
La vita di Sissi proseguiva sull’isola con pochi obblighi ufficiali, il resto delle giornate era tutto per lei e i suoi amici.
Del resto giovane e bella com’era, l’imperatrice affascinava sempre tutti.
Libera dalla vita opprimente della Corte, la sua salute era migliorata, Sissi sembrava rifiorita anche nell’amor proprio e dovette iniziare a organizzare il ritorno in Patria.
L’imperatrice Sissi a Madeira è un saggio storico affascinante e ben documentato nel quale l’autore ripercorre le tappe del viaggio della principessa bella e infelice, e del suo percorso intimo nel quale prese consapevolezza di sé. Gli anni a seguire la vedranno ancora molto triste per la morte del figlio, una tragedia poco chiara, indosserà solo abiti neri e continuerà a viaggiare senza tuttavia trovare mai pace.
L’imperatrice Sissi a Madeira
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