L’isola lontana. Quadrilogia della memoria
- Autore: Annika Thor
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
“Il treno rallenta e si ferma. Dal binario si sente una voce che gracchia dall’altoparlante in una lingua incomprensibile”.
Estate 1939. Svezia. Stephanie (Steffi) Steiner e sua sorella Eleonore (Nelli) sono appena giunte a Göteborg da Vienna. Le bambine hanno dovuto lasciare il loro paese d’origine e i loro genitori perché da quando i nazisti hanno assunto il potere in Austria facendo il loro paese parte della Germania
“tutto ciò che prima avevano dato per scontato, era diventato proibito. Per quelli come loro. Gli ebrei”.
Steffi e Nelli fanno parte di quei bambini di origine ebraica accolti in Svezia attraverso il Comitato di Soccorso, infatti il governo della neutrale Svezia ha deciso di accogliere solo minori ebrei non adulti.
“Benvenuti, siamo molto lieti che siate qui, dove sarete al sicuro finché non potrete ricongiungervi con i vostri genitori”.
La dodicenne Steffi si rende conto che i tanti chilometri di binario alle loro spalle sono come un nastro che arriva fino a Vienna da mamma e papà.
“Adesso il nastro è stato tagliato, lei e Nelli sono sole”.
Le sorelline lasciano la stazione e prendono il traghetto che le conduce in un’isola lontana dove sul molo le attende una donna, Alma Lindberg. Da quel momento in poi le piccole profughe vivranno l’una lontana dall’altra: Nelli in un’abitazione gialla con la veranda a vetri insieme ai figli di zia Alma, mentre Steffi vivrà con l’austera e severa zia Marta e suo marito, il bonario Evert Jansson, simpatico pescatore. “Il confine del mondo” ora per Steffi è rappresentato da quella dimora solitaria, addossata a un’altura rocciosa, “come se questa avesse potuto ripararla dal vento”, davanti a Steffi il mare “sconfinato e grigio piombo”. Mentre l’ombra oscura della II Guerra Mondiale si addensa sull’Europa e l’America, nazione nella quale gli Steiner desiderano riunirsi al più presto, rimane come un raggio dall’altra parte dell’Atlantico, Steffi è troppo vicina alla Norvegia, occupata dai tedeschi. Troppo lontana è Vienna. Nella casa bianca in fondo alla discesa nella quale Steffi occupa una stanzetta dal tetto spiovente, ci sono zia Marta e zio Evert. Forse la ragazzina non è al confine del mondo, si trova solamente su un’isola nel mare, ma non è sola.
“Carissima Steffi, nel giro di meno di tre anni la nostra vita ha subito una svolta che nessuno di voi avrebbe potuto prevedere, e voi bambine siete state costrette a crescere più velocemente di quanto sia giusto”.
In occasione della Giornata della Memoria 2014, la Feltrinelli ha deciso di rieditare in unico volume i quattro romanzi dedicati ai lettori più giovani che l’autrice svedese ha scritto tra il 2001 e il 2005. Un’isola nel mare, Lo stagno delle ninfee, Mare profondo e Oltre l’orizzonte sono il vivido resoconto del coraggio e della tenacia di due bambine ebree costrette a crescere lontano dagli affetti familiari. Basandosi sui racconti materni, la scrittrice ricostruisce con precisione e delicatezza quel periodo storico ponendo al centro del racconto le vicissitudini di Steffi, adolescente sensibile e brava a scuola, che supera delusioni del cuore, tradimenti, nell’anima la nostalgia per ciò che ha perduto.
“Il futuro. Prima si stendeva come una serie interminabile di giorni davanti a lei. Una strada che attraversava un paesaggio aperto, non drittissima, ma visibile, distinguibile. Adesso non la vede più. Cammina come in mezzo alla nebbia, un passetto cauto dopo l’altro. Prima o poi la nebbia dovrà alzarsi. Prima o poi la guerra dovrà finire”.
Steffi diventerà una donna, ma non dimenticherà mai la citazione di John Donne che in un tempo lontano le aveva letto il suo grande amico Sven:
“Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso, ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della Terra...”.
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