È tornato in libreria a novembre 2024 per Vallecchi Firenze, in edizione integrale, il romanzo molto intenso di Maurizio Cohen intitolato L’ombra di Artemisia, che vede la protagonista rivivere a distanza di quattrocento anni lo stesso destino di violenza della pittrice Artemisia Gentileschi.
In esergo è posta una bella citazione di John Lennon, del 1980:
Woman, I know you understand the little child inside the man, please remember my life is in your hands
“L’ombra di Artemisia”: trama e personaggi
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La storia si svolge al centro di Roma, mentre si sta girando un film che ha per protagonista Artemisia Gentileschi, figlia di Orazio, anche lui insigne pittore nella Roma barocca e controriformista. Un processo per stupro, opera dell’amico del padre, Agostino Tassi, è quello che sta subendo la vittima Artemisia ed è il centro del film che il regista francese Alain sta girando; protagonista la giovane e promettente attrice Jenny, che dopo piccole parti e una riuscita pubblicità è stata notata dal produttore Giorgio e ha avuto la parte centrale nel film.
Alain si è infatuato della ragazza, anche per la sua capacità di immedesimarsi con notevole pathos interpretativo nella parte della stuprata Artemisia. Purtroppo però una sera, dopo la chiusura delle riprese, Jenny, invece di tornare subito a casa, indugia nelle strade romane intorno a piazza Navona, entra in un bar, eccede nel bere, esibisce una notevole disinvoltura nel rivolgersi ai presenti, esce un po’ stordita e mentre imbocca un vicolo diretta al suo appartamento viene braccata da tre individui che dal locale l’avevano seguita. Viene immobilizzata, picchiata, insultata, violentata e ridotta in condizioni gravissime.
I tre senza nome, che lei identificherà poi dagli odori che promanavano, Whisky, Tabacco e Sudore, le avevano infilato in gola un ramo di mimosa, per ulteriore sfregio: era l’8 marzo. I tre uomini, tutti professionisti di buona provenienza economica e sociale, vengono fermati e identificati. Jenny dovrà comparire nel processo a loro carico, con l’aiuto dell’avvocata Raffaella, femminista convinta, che le assicura il proprio patrocinio e la propria convinzione nel mettere finalmente alla sbarra i tre stupratori.
Comincia per Jenny, appena uscita dall’ospedale, un vero calvario: deve necessariamente proseguire il film, pena guai economici inaffrontabili, e prova una tremenda repulsione per il partner, l’americano Robert, violento, maschilista, sfrontato. La storia di Artemisia si sovrappone alla sua e l’identificazione con la vittima di quattro secoli prima, mentre l’aiuta dal punto di vista cinematografico a rendere sempre più credibile il personaggio, la devasta sul piano personale ed affettivo.
Il rapporto con Alain prosegue; il regista vede crescere l’attrice e anche la donna di cui si sta davvero innamorando, ma Jenny sta sempre peggio e vorrebbe allontanarsi da tutto e tutti. Nel frattempo comincia il processo contro i tre potenti e ben conosciuti stupratori: la loro difesa è strenua da parte di avvocati sapienti e potenti, la vittima viene ridicolizzata, accusata di essere stata troppo disponibile, mentre le gravissime colpe degli assalitori vengono abilmente minimizzate. Un processo farsa, come previsto, come tanti di quelli che abbiamo visto nella realtà processuale dei nostri tempi.
Jenny e Artemisia: una meta-storia
La sofferenza della donna Jenny, la sua pietà per la donna che sta interpretando per lo schermo, Artemisia, sono trattate dall’autore con autorevolezza e grande sensibilità.
La ricostruzione del clima assurdo di cui era stata vittima Artemisia rivive con immediatezza nell’interpretazione superba della contemporanea Jenny, dando al romanzo di Maurizio Cohen una cifra di autenticità nell’affrontare un tema spinoso, come quello dello stupro e del femminicidio nella Roma dei nostri giorni, che per poco non si era consumato.
Originale la trama del romanzo, ben costruiti i personaggi, tanto i contemporanei quanto quelli ricostruiti sul set da un regista sapiente, dando l’impressione a chi legge di rivivere una meta-storia, quella vera e quella di finzione, che si assomigliano troppo, malgrado il tempo che passa inesorabile.
Recensione del libro
L’ombra di Artemisia
di Maurizio Cohen
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “L’ombra di Artemisia”: il romanzo di Maurizio Cohen in libreria in edizione integrale
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