L’uccello blu di Erzerum
- Autore: Ian Manook
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Dal racconto di sua nonna che visse l’orrore del genocidio armeno e della diaspora che ne seguì per i pochi sopravvissuti, Ian Manook, più conosciuto come autore di thriller, dopo importanti ricerche storiche propone ai lettori L’uccello blu di Erzerum (Fazi, 2022, trad. M. Ferrara), un romanzo di grande interesse e di indiscussa qualità.
Così esordisce Manook:
“Questa è la storia romanzata dei miei nonni, partendo dal racconto che mia nonna non è mai riuscita a terminare tanto l’orrore di quello che aveva vissuto la faceva singhiozzare fino a soffocarla.”
La vicenda inizia nel 1915 in un villaggio vicino a Erzerum, nell’Armenia turca, con il massacro da parte dei curdi e dei turchi di tante famiglie, tra cui quella delle due protagoniste, due sorelline, Araxie e Haiganouch, la seconda delle due divenuta anche cieca e quindi estremamente indifesa. Le due bambine attraversano l’inferno, ma:
“I bambini non capiscono nulla della guerra. Preferiscono stuzzicare gli scarabei dorati, nell’ombra azzurra degli eucalipti.”
Le protagoniste non hanno più nulla e nessuno, ma fortunatamente si ritrovano sotto la protezione di un’anziana donna, Chakée, che finge di essere la loro nonna, si prende cura di loro e le protegge.
Affamate e stremate dalla stanchezza, si riducono a “recuperare i semi maldigeriti dai cavalli” nello “sterco essiccato al sole”. È proprio Chakée, con l’esperienza dei suoi tanti anni, le tasche vuote ma un cuore colmo d’amore, che cerca di dar loro qualche nutrimento, almeno per farle sopravvivere. Durerà un certo tempo l’amicizia e la protezione di questa nonna acquisita, poi Chakée stessa fa in modo che le bambine diventino schiave di una ragazzina turca che presto andrà in sposa. Non sarà tuttavia una schiavitù dolorosa, bensì il modo per essere al riparo dagli orrori della guerra.
“Sono vecchia e morirò sulla strada di Aleppo o nel deserto di Deir ez-Zor e se mi seguite morirete con me. Perciò questa è la soluzione migliore, angioletti. Da stasera avrete un tetto sulle vostre teste, un vero letto per dormire, tre pasti al giorno. E poi resterete insieme.”
Sul dito delle due sorelle schiave viene tatuato un segno:
“Araxie guarda il tatuaggio sulla mano. Più che un disegno è un simbolo. – Un uccello. Ti ricordi il merlo blu dell’eucalipto, a casa nostra vicino a Erzerum? Ebbene è proprio quello, è l’uccello blu di Erzerum.”
La narrazione va dal 1915 fino a poco prima della seconda guerra mondiale, un viaggio tra conflitti di guerra e dolori interiori, un percorso di nefandezze e crudeltà.
Purtroppo la padrona di Araxie e Haiganouch è anche lei vittima delle leggi musulmane contro le donne e non può impedire la separazione delle due sorelle. Gli eventi politici le allontanano ulteriormente. Nessuna delle due sa in quale paese viva l’altra, né se sia ancora viva.
L’uccello blu di Erzerum è però anche una storia di uomini coraggiosi: tra essi Haigaz e Agop sono esempi meravigliosi, poiché salvano vite rischiando la propria, animati dal desiderio di libertà. Questi combattenti armeni appaiono quasi ignari del pericolo, lo affrontano con estrema audacia. A completare la narrazione ci sono altri personaggi maschili, come Christopher o Hovannes, che continueranno la lotta in Europa, cercando di fermare Hitler.
La resilienza dei protagonisti è straordinaria. In questo romanzo, infatti, la felicità, l’amicizia e l’amore riescono a emergere dall’orrore.
Che ne sarà delle due protagoniste? Separate da un destino che inizialmente pare ineluttabile, la primogenita giunge in Francia dove incontra un giovane armeno rivoluzionario a cui va in sposa, mentre l’altra diventa una poetessa nel cuore della Russia. Si rivedrannno? Forse... chissà. Si lascia ai lettori scoprire se questo avviene.
Ian Manook, che si ispira liberamente alla storia della sua famiglia, racconta con talento il destino del popolo armeno disperso ai quattro angoli del mondo dal disordine delle guerre, delle rivoluzioni, ma in mezzo agli orrori sa anche narrare storie d’amore intense proprio, perché spesso, anche se non sempre, chi tanto ha sofferto maggiormente poi sa amare. Le sue due piccole eroine, divenute donne, attraversano le turbolenze della storia, tra orrori e grandi atti di solidarietà, fino alla vigilia del 1939, quando gravi eventi cambieranno ancor di più le sorti dell’umanità.
L’uccello blu di Erzerum è una storia è dura e struggente, ma serba una pagina dopo l’altra un forte messaggio di speranza: sopravvivere per poi ricostruire e vivere pienamente la vita, un sogno per alcuni reale ma per troppi impossibile; è un romanzo pieno di crudeltà ma di altrettanta umanità, una vicenda che Manook racconta con linguaggio schietto, fluido, testimonianza di ciò che purtroppo non appare in tutti i libri di Storia.
L'uccello blu di Erzerum
Amazon.it: 18,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’uccello blu di Erzerum
Lascia il tuo commento