L’ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del sette e mezzo
- Autore: Autori vari
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
Il sottotitolo di copertina indica con precisione il Settembre 1866 come il mese in cui ebbe luogo quel sommovimento a cui si dà comunemente il nome di “Rivolta del Sette e mezzo” che investì la popolazione del territorio palermitano per la durata di sette giorni e mezzo.
Ne "L’ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del sette e mezzo", a cura di Santo Lombino e Aurelio Maggi, si ricostruisce, ad opera di diversi studiosi di livello, il contesto sociale e politico dell’insurrezione popolare che si collega ai diversi moti precedenti del 1820-21 e del 1848 e a quelli successivi dei “Fasci siciliani dei lavoratori” del 1893-1894.
Sono riuniti in questo valido volume, dieci saggi di autori che operano in diversi campi e settori con diverse professionalità che hanno portato il loro personale contributo in un argomento che trova i cosiddetti storici di professione, alquanto latitanti nell’approfondire e analizzare questo rilevante episodio della Storia d’Italia.
Si è sminuito in grande parte il contenuto ed il significato di una rivolta che investì diversi e variegati strati della popolazione da quelle più umili ai nobili e al clero. Si è sovente liquidata la rivolta, anche da parte di importanti storici, come una reazione clerico mafiosa, un rigurgito borbonico. Ma prescindendo dalla qualità degli studi e dal prestigio degli autori, si è trattato sovente di giudizi superficiali, che hanno dato un’immagine falsa e fuorviante dei contenuti della rivolta.
In questo compendio di studi, si vuole adesso fare chiarezza e spiegare senza pregiudiziali di sorta, la realtà degli accadimenti e le motivazioni che ne stavano alla base presindendo da un acritico revisionismo storico del periodo risorgimentale. Il contributo offerto alla discussione storiografica da parte di questo volume, è molto utile per approfondire il ruolo ricoperto dalle diverse parti popolari nella crescita generale del nuovo Stato unitario, mettendo in risalto il peso della “Questione Meridionale” mai seriamente affrontata e risolta.
Sulla spontaneità di quest’ultimo movimento di popolo, si sono posti molti interrogativi, sostenendo alcuni che sia stato di natura verticistica mentre era invece manifesta una situazione di disagio preesistente e persistente per vari motivi. Inoltre il nuovo Stato unitario operava con metodi repressivi dopo essere state ampiamente disattese tutte le promesse del periodo “garibaldino”.
Una serie di problematiche non risolte che unite insieme, motivano la rivolta del settembre del 1866, un momento delicato nella Storia unitaria legato alla terza guerra d’indipendenza che vedeva il nuovo Stato unitario stremato seppur vittorioso. La repressione della rivolta del sette e mezzo, lasciò una traccia indelebile nella Storia, segnando anche gli avvenimenti successivi, non ultima la brutale repressione dei Fasci siciliani in cui giocò un ruolo nefasto il capo del Governo,il siciliano Francesco Crispi.
Questo libro non è una semplice raccolta di notizie, dati e informazioni ma indaga attraverso le ricerche di eccellenti autori che hanno compiuto studi e ricerche accurate su fonti d’archivio, sulle autentiche motivazioni e sui diversi aspetti e momenti del moto rivoltoso e sulle sue refluenze sul piano storico e sociale che si ebbero poi nei periodi successivi.
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