La ballata della mama nera di Roberta Lepri

In questo romanzo dalle sfumature multietniche, entriamo nel pieno di una società dei giorni nostri. Protagonisti un commissario scontento della propria vita, trasferitosi da Roma nella città di Grosseto, ma considerata dallo stesso troppo provinciale per viverci sereno. Cellini ricalca il prototipo dell’uomo comune, con alle spalle una famiglia di origini umili e un lavoro che a volte riesce a riscattarlo. Una comunità Rom che si porta dietro i disagi di un’integrazione difficile da accettare e spesso forzata e la mama nera, guida spirituale ma non solo della comunità in questione. Cellini, il commissario della procura romana viene ingaggiato per indagare sulla scomparsa di Marcellino, bambino che manca da casa da alcuni giorni. Una lettera scritta con ritagli di giornale reclamerà la presenza dello stesso che si ritroverà a partecipare alla vicenda in prima persona. Il capro espiatorio sono proprio la comunità dei Rom vista dallo stesso poliziotto come soggetti poco raccomadabili, dediti ai furti e alle truffe. Ughino, figlio di Cellini è un ragazino sensibile che teme di non meritare il rispetto del genitore, uomo di grande forza e dal carattere un po’ scostante. La madre, donna mite anch’essa scontenta della vita, vive una sorta di emarginazione familiare. Il ragazzino trova svago dai suoi pensieri a casa di Sara, sua amica e compagna di scuola, tra quelle mura ritrova la serenità di una famiglia per bene e attenta ai propri ruoli di genitori. Cosa succederà durante la ricerca del bambino scomparso? E dove porteranno le indagini portate avanti da un Cellini "condizionato" da preconcetti radicati nel proprio animo?
Due comunità a confronto che si scontrano sul piano del razzismo e dell’integrità morale. Cellini riuscirà ad abbattere quelle barriere di preconcetti per valutare in modo serio e distaccato l’indagine? Un intreccio ben articolato, che si svelerà solo verso la conclusione del romanzo in una progressiva girandola di eventi. Con "La ballata della mama nera" ritroviamo il gusto del noir più autentico miscelato a una dinamica narrativa di tutto rispetto. L’autrice Roberta Lepri ci fa addentrare nelle usanze di una comunità spesso bistrattata che sa riscoprire una cultura e una moralità propria. Troppo spesso le apparenze ingannano ed è questo l’importante spunto di riflessione cui ci conduce l’autrice.