La bottega dei desideri
- Autore: Karen Weinreb
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2010
“Il romanzo che ha conquistato le donne americane”, recita la fascetta gialla nella quale il libro è avvolto. Curioso notare come la casa editrice Garzanti sia particolarmente prodiga di questo tipo di fascette, con scritte più o meno esaltanti, o addirittura sensazionalistiche, che si trovano ormai praticamente su ciascuna delle novità letterarie da essa proposte. Non è l’unica, comunque: ultimamente questa moda sembra attraversare un periodo di particolare favore presso gli editori.
Da questa fascetta traiamo comunque un’informazione importante: si tratta di un romanzo al femminile, nel quale le donne fanno la parte del leone e, sebbene arrivino ad ammettere i propri errori, brillano certamente molto di più dei loro corrispondenti maschili. E’ anche un romanzo che può, se non proprio conquistare, far passare qualche ora immerse in una lettura scorrevole ed appassionante. Attenzione, però: nel guardare la copertina (mani femminili che reggono una tazza dalla quale escono misteriose particelle magiche, colma forse di cioccolato o di qualche misteriosa tisana) e nel leggere il risvolto di copertina, si rischia (come spesso succede) di immaginarsi un romanzo piuttosto diverso da ciò che la lettura potrà poi rivelare. Ci si aspetta una storia sul genere di “Chocolat”, nella quale la protagonista, un po’ mamma ed un po’ strega, dispensi dolci e bevande calde insieme a sogni, sensazioni e consigli di vita. In effetti non è così: la bottega della quale si parla verrà aperta solamente verso la fine del libro, ed il fare dolci costituisce semplicemente un mezzo attraverso il quale la protagonista riesce non solo a rialzarsi dopo una caduta, ma anche e soprattutto a riscoprirsi ed a migliorarsi. L’accento, però, non è posto tanto sul “soffio vitale” che viene dai dolci, quanto sulla semplicità che si rivela tanto più ricca di una vita opulenta e grigia.
Evan, Nora e i loro figli sono ricchi: ma la ricchezza, spesso, non è una gioia, anzi, un impegno. La loro vita è infarcita di beni materiali fondamentalmente inutili e di un impegno costante a “tenere il passo” con l’ambiente nel quale vivono. A Nora tutto questo sembra normale, a parte un certo disagio quando si rende conto che con le sue amiche non è possibile parlare di cultura, arte o degli interessi che condivide con Evan. Questo suo mondo in parte perfetto, però, si schianta con violenza al suolo il giorno in cui Evan, indotto a comportamenti illeciti proprio dall’esigenza di dare sempre di più alla propria famiglia, viene arrestato. Poco dopo arriva anche il sequestro dei mobili e la vera povertà. Nora si ritrova ad odiare suo marito e a privare perfino i figli delle visite al carcere, rischiando di perdersi in un tunnel che somiglia ad un film dell’orrore e addirittura ad appoggiarsi ad un uomo che in altre circostanze le darebbe ribrezzo, solo per poter nuovamente affidare la sua vita a qualcuno. Beatriz, la sua baby sitter, donna dal passato difficile ma meravigliosa, che sa trasformare il dolore in gioia in ogni occasione, le sarà valido aiuto per rialzarsi: da lì verrà piano piano la valorizzazione del suo punto di forza, i dolci, la scoperta che si può badare a sé stesse, la gioia nella nuova vita priva di orpelli e l’ammissione anche delle proprie colpe nel non avere sostenuto il marito. E forse, proprio da questo suo grande errore inizierà la liberazione di Nora, dei figli e dello stesso Evan, privato della libertà materiale ma premiato con una nuova consapevolezza.
La bottega dei desideri
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