La caduta delle consonanti intervocaliche
- Autore: Cristóvão Tezza
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2016
Già il titolo - “La caduta delle consonanti intervocaliche” - ci dice che siamo di fronte ad un romanzo originale, complesso, diverso: il protagonista del libro di Cristóvão Tezza è il professore di Filologia Romanza di un ateneo brasiliano, Heliseu de Motta e Silva, la cui vita, a partire dal 1952, ci viene raccontata in un crescendo di tempi che vanno avanti e indietro, secondo gli scherzi della memoria, che ripercorre a sbalzi una vita nella quale sembrava non fosse successo niente di particolarmente significativo, ma che invece, attraverso i ricordi che riaffiorano nella mente, forse ormai in declino, del settantunenne narratore, si rivela una esistenza piena di dolori, mancanze, rimpianti, sensi di colpa, nostalgie.
Figlio di un uomo rozzo e arrogante, con una madre amatissima morta precocemente per uno strano incidente domestico, precipitata dalle scale, forse non casualmente, Heliseu diviene uno studente coscienzioso e serio; malgrado fosse stato avviato in seminario, scopre la mancanza di vocazione religiosa e incontra una impiegata di banca di cui si innamora, Monica, divenuta sua moglie. La loro vita coniugale, non troppo brillante, vede la nascita di un unico figlio maschio, Eduardo, detto Dudu, che già adolescente il padre scopre in intimità con un amico; il ragazzo si allontana da casa a vent’anni per trasferirsi in California con il compagno, incapace di ritornare dai genitori. Poi, col passare degli anni, nella vita del Professore arriva come una ventata di vitalità, Therèse, una ventisettenne ebrea francese che studia in Brasile e chiede un dottorato allo stesso Heliseu, che accetta la proposta innamorandosi perdutamente della intelligente, fascinosa, coltissima francesina, la cui erre arrotata incanta l’ormai maturo docente, che con lei incrementa la sua carriera accademica aggiungendovi una creatività a lui sconosciuta. Monica, la moglie austera, ha compreso che suo marito vive una relazione coinvolgente, e a sua volta si lega ad una donna, Ursula, con cui intrattiene un legame alternativo, che la porta spesso lontana da casa.
Nel romanzo d’amore, nelle sue diverse declinazioni, amore omosessuale, amore per i genitori, amore per la letteratura, per le origini culturali del paese, per i figli, c’è un tema ricorrente: la caduta verso un abisso, sia reale sia metaforico; le donne della vita di Heliseu, la madre e la moglie, muoiono precipitando dall’alto: dalle scale, da un balcone al settimo piano, e resta forte l’ambiguità nelle pagine del libro: i loro uomini le hanno sospinte nel baratro? E metaforicamente Therèse ha spinto nel baratro della solitudine Heliseu, abbandonandolo senza un vero addio, fuggendo in Francia e poi in Israele, immemore del loro lungo e travagliato amore.
Ora, nella vita solitaria del magrissimo professore che sta per ricevere un riconoscimento accademico, resta solo Dona Diva, l’anziana e muta domestica testimone dei disastri della vita del suo padrone, che assiste nella ormai imminente vecchiaia, cucinando e porgendogli l’asciugamano della doccia, indifferente al suo sesso e ai suoi dolori a stento sopiti. Solo la mente di Heliseu continua fervidamente a riempirsi delle immagini e delle citazioni che ne hanno fatto un illustre insegnante, ricordato per le sue ricerche sulla lingua brasiliana delle origini, sulla trasformazione dello spagnolo in portoghese, sulle origini della storia della letteratura in lingua portoghese.
In “La caduta delle consonanti intervocaliche” di Cristóvão Tezza c’è tanto passato e tanto presente, c’è la società brasiliana, i suoi uomini politici fino a Dilma Roussef, c’è la rinuncia di Papa Ratzinger, ci sono i tempi eroici del Partido dos Trabalhadores, quello della dittatura dei militari, del terrorismo, c’è la sala del caffè dell’Università dove chiacchiere e pettegolezzi accademici feriscono il nostro professore, coinvolto con una troppo giovane dottoranda che si porta a letto... Ci sono Dante e il Commissario Maigret, la schiava Isaura e Easy Rider, Nunes Duarte de Leao e Fahrenheit 451 di Truffaut....
Un romanzo ambizioso, molto europeo nella struttura, fa pensare all’influenza di Joyce e Virginia Woolf, ma anche pieno di fantasmagorie sudamericane, di immagini e di colori, di personaggi fascinosi e misteriosi, come la franco brasiliana Therèse, che ha perso l’accento tonico di Thérèse, spezzando simbolicamente a metà nome e identità.
La caduta delle consonanti intervocaliche
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