La ceramica di Squillace di Guido Donatone

Guido Donatone è uno storico esperto di ceramiche meridionali e le sue ricerche sono iniziate, a partire dagli anni ’60, a partire dalle maioliche napoletane. Ha portato avanti molte ricerche sui centri periferici campani e su altre regioni meridionali, come quella pugliese e quella sulla ceramica della maiolica calabrese di Gerace del 1970. Lavorando all’ISVEIMER ha curato un ciclo di ricerche sulle ceramiche meridionali.

Il libro “La ceramica di Squillace”, ancora oggi, rappresenta un caposaldo per lo studio della storia della ceramica di questo paese calabrese, che dà il nome all’omonimo golfo. Squillace è anche sede di un affascinante castello e si producono ancora oggi meravigliose ceramiche in maniera artigianale, seguendo sia i modelli delle ceramiche ordinarie che venivano usate nelle mense della gente comune fino agli anni ’50, che le maioliche ritrovate tra i reperti archeologici. Nell’area del golfo di Squillace abitò Cassiodoro e questo luogo vanta, cultura e tradizione artistica di pregio. Il paese si trova su un’altura a 344 metri sul livello del mare e, nella parte a valle, si trova l’antica colonia di Minerva Nerva Scolacium, edificata sulla precedente città greca Skilletion. Dal paese, in meno di dieci chilometri, si arriva sul mare e sulla costa; a Squillace hanno abitato greci, bizantini, arabi, ebrei, ve n’è traccia ed evidenzia nella toponomastica, nei ritrovamenti archeologici e nella storia del paese. La produzione principale è stata la ceramica sin dalle epoche più antiche e ciò per più fattori: per la presenza di un’argilla di speciali qualità e per la presenza di abili maestranze che producevano al tornio manufatti di pregio. Guido Donatone in questo bellissimo libro approfondisce la ricerca sulla ceramica medioevale, l’influenza siculo-musulmana sulla ceramica bizantino-copta di Squillace e nota che

“la ceramica di Squillace si è rivelata tra le espressioni più originali ed inedite, nell’ambito delle produzioni dell’Italia meridionale continentale, proprio per tale sua caratteristica tecnologica ed artistica che la connota quale esempio di straordinaria continuità con la ceramica bizantina da cui trae origini.”

Squillace è riconosciuta città d’arte e la sua ceramica protetta è da marchio di riconoscimento Doc, con decreto ministeriale. “La ceramica di Squillace” è un libro ricco di preziose illustrazioni che ha dato lustro a questo prodotto artigianale, consentendo al comune calabrese di essere inserito, assieme ad altri trentadue comuni, tra le "città della ceramica". Tra le 31 tavole presenti nel libro moltissime immagini riportano piatti, albarelli (vasi da farmacia), anfore, bottiglie, prodotte e decorate a Squillace, oggi custodite in tutti i musei di tutto il mondo.