La concia del coniglio di Francesco Moretti (Moro)

Francesco Moretti (Moro), ispirato tra gli altri da Andy Riley e Richard Adams, pubblica per piedimosca edizioni una interessante graphic novel che parte dalle riflessioni di un coniglio appena catturato e in attesa di una sicura e imminente conclusione.

Prima della sconvolgente reincarnazione del coniglio, Moretti accompagna il lettore in un viaggio onirico che ha come leit motiv il costante ronzio di una mosca disegnata più e più volte sulla pagina, a sottolinearne la presenza fastidiosa e importuna.
La mosca è la compagna dispettosa delle jam session di un gruppo di amici che alternano la loro musica alle loro bravate.

Maestosi cavalli e statue parlanti sono altri personaggi della storia di Moretti, mentre in una Puglia assolata con sfondo di aguzzi trulli si aggira una misteriosa pantera nera, episodio tra l’altro che effettivamente ha incuriosito la regione a sud est d’Italia un po’ di tempo fa, quando pandemie e lockdown appartenevano al mondo distopico.
Cosa nasconde effettivamente la pantera? Esiste una peggiore e più grave minaccia?

Il mondo di Moretti procede tra visioni a metà tra sogno e antiutopia tracciato in un bianco e nero che maggiormente delinea i confini tra una presunta realtà e una drammatica paura verso un ignoto impercettibile ma inevitabile.