La domenica degli italiani di Lori Sammartino

Prima che i megastore diventassero luogo di alienazione di massa e mecca consumistica finesettimanale, le domeniche degli italiani erano un illusorio time-out, una parentesi, una sospensione spazio-temporale. Erano il giorno consacrato a Dio & famiglia, messa e gite fuori porta, vestito buono e buona tavola, dongiovannismo di provincia, gelati e balera. La Nazione respirava in bianco e nero ma valeva molto di più, riusciva se non altro a sognare e - come la storia a venire dimostra - già non era poco. “La domenica degli italiani” è anche il titolo di un libro sontuoso e post-neorealista di Lori Sammartino (Edizioni Isbn, 2009; nuova edizione novembre 2013), che fissa per istantanee l’aura malinconico-incantata di “quei” tempi e luoghi, svelando tanto quanto un saggio di costume, attraverso facce, gesti, sguardi, vestiti, smorfie, sorrisi, rughe, bici, carte, bar, stagioni, strade, automobili, città, capitoli vintage di un sogno americano in minore, passato alla storia e alla leggenda come boom economico italiano. Centoventi scatti in tutto per l’affresco di un Paese di militari in libera uscita in posa e ragazze belle come dive del cinema, bande musicali e tifosi allo stadio, di Milano, Roma e piazzette di paese. Foto come capitoli di un romanzo popolare, scatto dopo scatto a fissare per sempre l’attimo fuggente capace di catturare e poi strappare un’emozione. Come scrive in prosa sublime Ennio Flaiano nella sua introduzione al volume:

“(…) queste pagine di Lori Sammartino sono un lungo racconto. Un affascinante racconto dove parlano le immagini delle nostre città e la sottile, sempre meravigliosa stravaganza dei loro abitanti. E dal quale, infine, come da uno spettacolo troppo allegro, scaturisce la malinconia delle soluzioni provvisorie, sulle quali fondiamo ogni speranza. Ogni ritratto prospetta una sua ipotesi di segreta felicità, un miraggio della festa liberatrice che ripiomba invece verso i baratri del lunedì”.

A questo punto sarebbe davvero difficile aggiungere di più e di meglio, chiudo dopo avere esortato allo "chapeau", annotando che il volume è di 128 pagine di grande formato al prezzo di 19 euro. Siamo in periodo di regali natalizi e se vi andasse di fare bella figura con qualcosa di meno scontato (e di gran lunga più economico) di uno smartphone…