La donna che leggeva troppo
- Autore: Bahiyyih Nakhjavani
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2007
"La donna che leggeva troppo" è un testo tutto da scoprire. Complesso, a tratti indecifrabile, ma senza dubbio sorprendente. Un libro adatto a chi ama le sfide a livello di stile e narrazione, ma soprattutto per chi ama le trame intriganti e dense di vita.
Il libro è strutturato in quattro parti (quattro capitoli ben separati tra loro) il cui filo conduttore è la vita di Tahirih Quarratu’l-Ayn, una poetessa ribelle vissuta in Persia nel 1800. La donna, conosciuta da tutti come la poetessa di Qazvin, accusata di eresia e omicidio, viene catturata dopo aver osato studiare i testi sacri, discuterli in pubblico con competenza e coraggio, ma soprattutto per aver osato togliersi il velo in pubblico. La storia narra, quindi, gli anni della sua prigionia raccontati da quattro punti di vista differenti e tutti al femminile: quello della madre dello Shah, quello della moglie del Primo Notabile del Regno, quello della sorella dello Shah ed infine, nell’ultimo capitolo, viene narrata l’intera vicenda dal punto di vista della poetessa stessa.
Dalla metà del 1800 fino alla fine del secolo in Persia regnò Nasiru’d-Din Shah, vittima di numerose congiure e tentativi di sovversione del potere, come ci spiega insistentemente la madre. I suoi cinquant’anni di regno sono l’oggetto e lo sfondo di questo romanzo. Il libro, grazie anche alle numerose trame secondarie che si intrecciano a quella principale, mostra al lettore uno spaccato della società persiana del secolo scorso. È sostenuto da note cronologiche e bibliografiche che ne attestano l’aderenza ai fatti storici e si focalizza sulla condizione femminile all’interno di quella complessa struttura sociale.
Ma cosa legge la poetessa di Qazvin? La domanda è interessante.
Dal romanzo si capisce subito che la poetessa è una donna colta, diversa da tutte le altre donne iraniane/persiane costrette all’ignoranza. È saggia, intelligente e proprio per questo potenzialmente pericolosa. Legge libri, ovviamente, ma è una donna che è anche in grado di leggere la verità negli occhi delle persone. Non solo, ha sempre un quadro preciso della situazione, prevede le mosse dei suoi avversari e fa della sua intelligenza la sua arma più preziosa e efficace. Il suo carisma, la sua sicurezza e la sua saggezza confondono spesso i suoi persecutori e quelle che a prima vista dovrebbero essere i suoi avversari scatenando l’ira più assoluta della madre dello Shah.
A tratti faticoso da leggere, dispersivo e privo di una sequenza temporale lineare e fluida, "La donna che leggeva troppo" è un romanzo che va sudato. Bisogna meritarselo. Una volta giunti al quarto capitolo, i dubbi e le fatiche verranno abbondantemente ricompensate.
La donna che leggeva troppo
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