La ex moglie di Jess Ryder

La vetrina delle libreria Feltrinelli della Galleria Sordi, la più grande di Roma, ieri era piena delle copie di questo “thriller geniale”, della scrittrice inglese esordiente con la Newton Compton. La ragione? Un genere amatissimo dai lettori italiani, trova in "La ex moglie", libro di Jess Ryder molte risposte: suspense ad altissima intensità, ambiguità, punti di vista contrastanti dei vari personaggi, passaggi continui dal presente al passato, costringono i lettori ad un’attenzione colma di aspettative, perché ogni capitolo sembra smentire quello precedente.

Natasha è una giovane barista, viene dalla classe popolare, un po’ hippie, va in bici al lavoro. Un giorno viene investita da un lussuoso Suv, guidato distrattamente da un bell’uomo, che la soccorre con gentilezza e anzi la accoglie in casa per controllare che non ci siano conseguenze. Nick, ricco operatore nella pubblicità televisiva, si innamora di lei, la corteggia, decide di separarsi dalla moglie Jennifer, un’affermata interior designer londinese, dato che finalmente la giovane Natasha lo renderà padre.
In effetti nasce la piccola Emily, bionda e bella, a cui Natasha si dedica con amore, malgrado la sgradita presenza della ex moglie, Jen, che non riesce ad allontanarsi dalla famiglia dalla quale è stata con violenza estromessa e continua ad imporsi senza che Nick faccia nulla per impedirle di intromettersi nel nuovo ménage matrimoniale.
Siamo solo alle prime pagine di questo libro, che ci condurrà ad una serie di avvenimenti sconcertanti; quando improvvisamente Nick fugge di casa con la piccola Emily, di neppure due anni e nessuno sa dove si siano rifugiati e anzi Natasha troverà cambiata la serratura di casa, impedendole di rientrarvi, presa dal panico non potrà che rivolgersi all’unica persona che forse sa cosa abbia progettato Nick, proprio la sua nemica Jennifer.

I personaggi di Jess Ryder hanno tutti una doppia faccia, cambiano nome, identità, luogo; li inseguiamo nelle loro tragiche avventure alla ricerca di Emily, la piccola innocente nelle mani di adulti terribili, egocentrici, ammalati di egoismo. Non si può interrompere la lettura di questo romanzo fino alla pagina 329, perché le sorprese sono continue e non lasciano spazio alla fantasia del lettore: fino alla fine non sappiamo la vera identità dei personaggi che abbiamo seguito. Le due donne, Natasha e Jennifer, la madre di Natasha, l’unica piena di buon senso, la sorella di Nick, Hayley, meno buona di come appare, sono tutti caratteri femminili difficili da decifrare, donne pronte a cambiare faccia nella abile costruzione del romanzo che Jess Ryder, appassionata alle serie televisive di cui è assidua spettatrice, ha saputo congegnare.