La figlia della gallina nera
- Autore: Gloria Origgi
- Anno di pubblicazione: 2008
Gloria Origgi, docente di filosofia che vive e lavora a Parigi, è l’autrice di questo insolito libro/vocabolario, una sorta di “come eravamo”, un amarcord di due sorelle in una famiglia milanese “bene” negli anni ’70.
Roberta e Gloria, fotografate sulla copertina del piccolo libro nei loro cappottini alto-borghesi, sono le protagoniste di un’infanzia e poi turbolenta adolescenza in una famiglia allargata di madre, padre, nonna, seconda moglie del padre, altre sorelle nella Milano ancora non “da bere”. Ogni voce del vocabolario è una voce del privato lessico della loro famiglia, che poi è la cifra dei comportamenti antropologici di quel tipo di famiglie in quegli anni. Alcuni termini evocano contesti prevalentemente regionali, ma per lo più si tratta di modi di dire, e in conseguenza di fare e vivere, che appartengono anche ad altri contesti sociali: signorina tu-mi-stufi, stravaccarsi, cincischiare, cianfrusaglie, invertito, mezza calza, divorzio, cose turche, comunista, un uomo di mondo, un vero signore...
Questi modi di dire ci riportano al modo di pensare di una borghesia che, pur se passato il ciclone ’68 con le sue demolizioni, stenta a ritrovarsi nei nuovi stili di vita, nei valori che necessariamente stanno evolvendo e mutando. Ecco allora che “invertito” è una parola solo sussurrata per alludere all’omosessualità, termine impossibile a pronunciarsi e che comunque suonava come una definitiva emarginazione sociale. “Mezza calza” descrive, invece, una forma di razzismo antropologico, per cui gli uomini con i calzini corti sono necessariamente ignoranti, meschini, ineleganti al contrario di quelli che mostrano calze di filo di Scozia blu, rigorosamente al polpaccio.
L’autrice fa molta ironia ed autocritica su modelli estetici che ha succhiato nell’infanzia e che si sono rivelati spesso degli schermi che separavano classi sociali ormai, fortunatamente, scomparsi. Un libro lieve ma profondo, capace di raccontarci come eravamo e come forse, per certi versi, siamo stati migliori in certi comportamenti sociali (non tutti, ovviamente) che oggi, purtroppo, sono pervasi da un’incontenibile dilagante volgarità che sembra aver travolto tutti e tutto.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La figlia della gallina nera
Lascia il tuo commento