La gatta che venne dal bosco di Diana Lanciotti

"La gatta che venne dal bosco" è l’ultimo libro di una collana che esiste per sostenere gli "Amici di Paco", un’iniziativa a favore dei randagi. L’amore per gli animali è perciò il tema principale della storia. Diana Lanciotti combatte in prima linea per loro, mettendo a disposizione per questo la passione per la scrittura.

La gatta che venne dal bosco è una semplice micetta tigrata dagli occhi verdi, che ammalia Diana e il marito Gianni fin dalla sua prima apparizione. Si inserisce quasi con prepotenza in un contesto in cui non era prevista, visto che la famiglia zoofila, reduce dalla perdita di un cane definito "angelo custode" dei padroni, si stava apprestando ad accogliere un nuovo cucciolo. Ma qui entra in gioco il "gioco della vita", con le sue coincidenze imprevedibili e le sue svolte vincenti inattese. Per Diana il codice per orientarsi in questo gioco è proprio il suo rapporto con gli animali. Per questo ha un modo di scrivere e di rapportarsi con il lettore adatto a chi condivide con lei la stessa passione. Sono persone che vivono con un codice diverso, gli amanti degli animali come lei. Parlano l’animalese, umanizzano i loro amici a variabile numero di zampe ed insieme a loro leggono con occhi diversi la realtà circostante.

"Se leggete questo libro, vuol dire che amate gli animali, come e magari anche più di me"

afferma Diana. In effetti il libro è rivolto essenzialmente a chi parla la sua stessa lingua: un linguaggio intimo e colloquiale pari a quello che si avrebbe con gli amici davanti ad una pizza, molto lontano dallo stile aulico letterario di una grande opera di narrativa internazionale. Un linguaggio inframezzato da pensieri e battute di spirito assolutamente quotidiani, alternato a dialoghi virtuali con gli animali di casa. Questi ultimi creano l’atmosfera un po’ da fiaba della gabbianella che tanto ha incantato i nostri bambini, tanto che questa storia può essere rivolta anche a loro. Non è perciò un libro da severi intellettuali, né mostra di avere il desiderio di esserlo. Sembra piuttosto un richiamo a fare dell’amore per gli animali e per la scrittura un impegno concreto, tanto che gli autori della casa editrice "Amici di Paco" sono soliti devolvere anche i diritti delle loro opere al fondo per combattere il randagismo. Un esempio etico che andrebbe preso ad esempio anche per progetti a favore di persone bisognose.