La libreria del tempo andato di Amy Meyerson

“Mi sono sempre immaginato il Paradiso come una specie di biblioteca." J.L. Borges

La libreria del tempo andato (Editrice Nord, 2019, trad. A. Storti) è il romanzo d’esordio di Amy Meyerson, insegnante di scrittura creativa alla Southern California University di Los Angeles; una storia di successo nella quale la giovane autrice ha saputo sapientemente racchiudere tanti elementi che esortano alla lettura: gli affetti, la passione per i libri, l’amore, un segreto custodito in famiglia.

Conflitti e una vecchia libreria piena di tesori rendono il romanzo incantevole e molto piacevole. Alla giovane protagonista Miranda, che vive e insegna a Filadelfia con il suo ragazzo Joy, giunge all’improvviso la notizia della morte dello zio Billy dopo anni di assenza dalla famiglia. La ragazza scopre di aver ereditato la sua libreria Prospero Books a Los Angeles.

Billy, l’affascinante e avventuroso geologo sempre in viaggio per il mondo, le aveva insegnato ad amare i libri fin da piccola. La madre al telefono aveva la voce rotta dal pianto e nelle sue parole vi era la disperazione di una sorella che non aveva fatto in tempo a riconciliarsi e lasciare alle spalle i vecchi rancori. I genitori di Miranda si erano conosciuti poco più che ventenni a New York: lui era un giovane avvocato e lei la cantante delle Lady Loves, un gruppo tutto al femminile che suonava per di più Janis Joplin in un locale di East Village. Dopo la nascita di Miranda la loro vita cambiò del tutto.

La Prospero Books, a tre fusi di distanza da Filadelfia, dava con la sua facciata di mattoni a vista sulla Sunset Junction, l’antica rete tramviaria, tra locali e caffetterie alla moda. Gli scaffali erano suddivisi in narrativa, fantascienza, saggistica, storia, piccola editoria.
All’interno, nella zona ristoro, i tavoli a mosaico erano accoglienti per poter sorseggiare un caffè caldo.

“L’attività della libreria seguiva il sole: lenta nelle ore mattutine, febbrile nella calura del pomeriggio, calante al crepuscolo."

Miranda riceverà una strana lettera dallo zio, inviata poco prima di morire, con all’interno indizi particolari su una verità taciuta fino ad allora. Altri, molto ricercati, ne troverà tra gli scaffali della libreria e nell’appartamento di Billy sopra la libreria. Sarà una vera e propria caccia al tesoro per Miranda, tra gli indovinelli tanto amati come fu per Jane Austen, tra le pagine dei libri che lo zio le portava in dono e le numerose citazione letterarie dei classici amati da entrambi: La tempesta, Jane Eyre, Frankenstein, Furore, Persuasione, Un ponte per Terabithia.

“Billy sapeva sempre di quale libro aveva bisogno una persona, aveva questa specie di talento diagnostico, biblioterapeutico, come se i libri fossero farmaci."

Tra le notti a Los Angeles, pungenti tanto quanto il caldo durante il giorno, la libreria e il lavoro a Filadelfia dove Joy la attendeva, quale sarà la scelta di Miranda e quale sarà il segreto che verrà svelato? La libreria del tempo andato è una bellissima dichiarazione d’amore per le librerie e la lettura. Il viaggio di una donna alla scoperta di sé e delle proprie radici nelle parole dei libri amati e conservati nel tempo.