La locanda dei gatti e dei ricordi
- Autore: Yuta Takahashi
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2024
Yuta Takahashi ha lavorato come impiegato prima di pubblicare il suo romanzo d’esordio nel 2010 e dedicarsi alla scrittura a tempo pieno ed è l’autore di diverse serie di successo di ambientazione storica e contemporanea. La locanda dei gatti e dei ricordi è il primo volume di una serie in corso di traduzione in sedici paesi. Ora è arrivato anche in Italia, tradotto da Giuseppe Strippoli ed edito da Feltrinelli. Un romanzo che si gusta con parsimonia e molto intensamente.
La locanda dei gatti e dei ricordi è un posto speciale, un ristorante che è aperto solo dalle otto alle dieci di mattina e che si chiama “Da Chibi”, situato in un luogo un po’ impervio da raggiungere.
Prima un viaggio in treno da Tokyo, fino a una cittadina di mare nella penisola di Boso. Poi una passeggiata lungo la spiaggia, fino a un vialetto di conchiglie. Lì si trova “Da Chibi”. Un gatto ti aspetterà sulla porta.
La locanda è stata aperta da una signora, Nanami, che attende da oltre vent’anni il ritorno del marito pescatore. Un giorno quest’ultimo è andato a pescare e non ha fatto più ritorno. Così lei è rimasta sola con il figlio Kai, ma è convinta che il marito se ne stia in mare che vaga. È per questo motivo che ha aperto questa attività posta di fronte al mare, per poter essere più vicina a lui.
È l’unico luogo dove si serve un piatto speciale: il kagezen, il vassoio d’ombra, il pasto tradizionale giapponese cucinato in onore di chi non c’è più. Ma il locale è rinomato per un altro motivo.
Da Chibi, dove era possibile incontrare i morti, anche se solo per poco. Si poteva restare in compagnia di una persona cara soltanto finché il pasto del ricordo non si fosse raffreddato. Quando il piatto smetteva di fumare, il defunto scompariva.
Dicerie? Allucinazioni? Forse. Intanto ad esempio Kotoko Niki è disperata perché ha perso il fratello in un grave incidente. Lei è convinta che suo fratello sia morto per colpa sua, infatti è stata spinta da lui al sopraggiungere di una macchina che andava ad alta velocità e che invece ha preso in pieno lui. Non si dà pace e decide di andare in questo ristorante per cercare di parlare ancora un’ultima volta con lui. Ci riuscirà? Troverà sollievo a tanta disperazione?
Le storie che Yuta Takahashi narra, con precisione e uno stile incisivo e scorrevole, sono vicende che riguardano persone comuni, tutte accomunate dalla perdita di un loro caro, che provoca in loro un dolore sordo. Non soltanto la giovane di cui ho parlato sopra, ma anche un timido ragazzino che per timore non dichiara mai il suo amore a una giovane ragazzina, fino alla scoperta tragica che lei è morta; un ottantenne molto malato e la moglie morta poco prima per la stessa malattia; un giovane chef e la madre. Sono storie che riempiono il cuore ed emozionano nel profondo.
È il vissuto che colpisce nel profondo. La perdita di una persona cara è un trauma che va affrontato e che ha un costo elevato da pagare in termini di dolore e sofferenza e qui l’autore, con grande sagacia narrativa, lo affronta a modo suo, parlando di storie e di persone e alimentando soprattutto la memoria e il ricordo. Ne consegue un romanzo di grande impatto emotivo, particolarmente consigliato per la sua poesia e il suo contenuto altamente emotivo, che fa emozionare e commuovere. E per conoscere un po’ di più quello splendido paese che è il Giappone, ricco di riti e di caratteristiche che sono tutte da scoprire.
Completa il romanzo un ricco ricettario, composto da ricette di piatti tradizionali giapponesi per chi volesse cimentarsi.
La locanda dei gatti e dei ricordi
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi vuole conoscere meglio gli usi e i costumi giapponesi.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La locanda dei gatti e dei ricordi
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