La lodola mattiniera di Romano Pascutto

Scrittore erroneamente ritenuto "locale", Pascutto, pur ambientando le sue storie nel Veneto contadino del novecento, tratta tematiche impregnate sia di drammi personali che storici (se tale distinzione si può fare...).

Tonello, ex contadino e fattore, ha saputo costruirsi una fortuna grazie alla sua furbizia e a un matrimonio d’interesse. Una volta raggiunta la posizione di ricco commendatore, però, si trova ad affrontare Fiore Santin, suo mezzadro e capolega "rosso", che, invece di puntare ad arricchirsi o a far carriera nell’amministrazione del padrone, gli tiene testa colpo su colpo.
La storia si snoda fino agli anni Sessanta e l’evoluzione dei due personaggi si fa carico degli archetipi dello sfruttatore e dello sfruttato. Se però Tonello, bolso nel suo ruolo di padrone, scenderà la china fino a perdere gli aspetti che più rendono dignitoso un uomo, Fiore saprà superare la voglia di rivincita del povero per arrivare ad uno stato di accettazione e - sì - di felicità che agli occhi di tutti lo faranno passare un po’ per matto.

Prendendo in considerazione un periodo di più decenni, ne succedono di cotte e di crude: assistiamo alle lotte contadine, alla guerra, alla resistenza, ma anche ai drammi personali: da un bambino che rimane orfano della madre prostituta e viene accettato nella famiglia di Fiore, alle sofferenze di Irene, la moglie del commendatore, che piega la schiena sotto i tradimenti del marito e la morte del figlio.
Sullo sfondo c’è la Terra, contesta tra padroni, contadini e Dio, mentre non dovrebbe essere di nessuno. E se anche la Terra di Pascutto è striata di parole e proverbi veneti, lei fa crescere le spighe e fornisce cibo a uomini e bestie senza curarsi della lingua o del colore della pelle di chi la lavora. Proprio per questo mi fa venire in mente le vicende orientali de "La buona terra" della Buck: altro emisfero, stesse fatiche. Ma con un pizzico di serena pazzia (speranza?) in più:

Era felice. Di che? Di niente. Sì, effettivamente era un poco matto.

A certi "matti" basta vedere un’allodola di buon mattino per sperare che sia sereno fino a sera...