La macchina della morte. Notizie da un mondo in cui le persone sanno di che morte morire

Se è vero che la morte ha lo stesso rumore di una scarica elettrica, in questo libro pubblicato a gennaio 2012 da Guanda è proprio un apparecchio elettrico a disegnare con il suo sordo rumore, il destino di ogni individuo.
Come sarebbe davvero la nostra esistenza se ognuno di noi conoscesse la propria fine? Ecco, questo libro ruota proprio attorno a questa macabra possibilità: un futuro in cui ogni essere umano, mediante un prelievo effettuato da una macchina futuristica, è in grado di sapere di che morte morirà, non il dove né il quando ma solo il come.
E cosi, a fare da sottofondo ad una realtà caotica ed alienante, la prospettiva della propria morte risulta l’unica grande certezza che merita di essere conosciuta sino in fondo, senza dubbi o paure.

Paradossalmente a quanto si potrebbe immaginare, alcuni dei protagonisti di questi racconti iniziano a vivere solo dopo aver conosciuto la propria predizione di morte e ben presto la propria dipartita diventa un qualcosa di cui vantarsi con gli altri, un marchio, un’etichetta e un simbolo di riconoscimento.
In confronto alla possibilità di conoscere la propria fine, ecco che la vita stessa si trasforma in qualcosa di puramente squallido ed insensato, ossia come l’unico mezzo utile per andare incontro a braccia aperte alla propria morte.
Ogni realtà che si rispetti è fatta da mille domande e altrettante incertezze, ma l’incombere della Macchina della Morte, che non sbaglia mai una predizione, in pochi istanti fa crollare tutte le insicurezze dell’individuo, eliminando definitivamente l’arcaico concetto dell’ imprevedibilità.

Questa raccolta di racconti, nata da un geniale fumetto americano, si è ben presto trasformata in un vero e proprio caso mondiale, dando vita ad un libro macabro e morboso, ma allo stesso tempo brillante e affascinante, merito di quella sorta di misterioso alone che si depone sul futuro, lasciando completamente spalancata la porta all’ignoto e alle mille domande che lo accompagnano.
A metà strada fra il thriller e il gotico, questi racconti sono tutti da dosare con parsimonia: quasi tutti maledettamente ben scritti, alcuni commuovono, altri inteneriscono e altri ancora fanno quasi venire i brividi.