La marea nasconde ogni cosa di Cilla e Rolf Borjlind

Quale titolo potrebbe essere più adatto a rappresentare le qualità ideali di un thriller con i fiocchi, nel quale nulla è lasciato al caso? La marea nasconde ogni cosa, romanzo d’esordio della coppia Cilla e Rolf Börjlind pubblicato dalla casa editrice Nord, incarna perfettamente l’inquieto e misterioso clima di un giallo che si rispetti, evocando attraverso l’immagine della marea che sale, l’idea che qualsiasi cosa possa essere nascosta e rimanere tale per l’eternità. Ma nulla resterà irrisolto in questa storia nella quale si mescolano due spazi temporali differenti e altrettanti personaggi del presente e del passato che si avvicenderanno, intrecciando le loro vite a quelle dei protagonisti.

Nel 1987, di notte, a Nordkoster, isola della Svezia, una donna incinta viene sotterrata sulla spiaggia da tre figure vestite di nero, con i volti indecifrabili, che le lasciano solo la testa fuori con l’intento di farla morire lentamente man mano che la marea sale. E’ una notte particolare quella, in cui il sole, la luna e la terra si allineano dando vita ad una marea sigiziale che può raggiungere il metro e mezzo. L’unico ad assistere a quello strano omicidio è Ove, un bambino di 9 anni che appena vede le figure allontanarsi, cerca di chiamare aiuto ma è troppo tardi.

Ventiquattro anni dopo, dimentico ormai di quell’evento e diventato un importante biologo in Costa Rica, la sua memoria viene risvegliata e ricondotta al passato dalla chiamata della giovane studentessa Olivia Rönning, che frequenta l’Accademia di Polizia e come esercitazione finale prima del diploma le viene affidato proprio quel caso irrisolto, archiviato anni prima come un cold case. Anche il padre di Olivia se ne era occupato all’epoca senza però trovare né l’identità degli assassini né quella della donna morta.
Agli innumerevoli misteri della vicenda si aggiunge anche la scomparsa improvvisa di Tom Stilton, il responsabile delle indagini di allora, che dopo quel misterioso evento, fece perdere completamente le sue tracce, cambiando identità. Nel frattempo nella città di Stoccolma imperversano una serie di inspiegabili violenze e morti a danno dei senzatetto, ad opera di una banda di ragazzi che filmano i loro misfatti e poi li pubblicano in rete. Le loro identità restano nell’anonimato a parte la presenza di un tatuaggio sulle loro braccia che li identifica come appartenenti ad un unico gruppo.

Olivia e Ove non sono gli unici personaggi degni di nota. Durante la storia appaiono molte figure, alcune marginali, altre meno, che rivelano sempre una sorta di legame con la morte di Nordkoster. Pochi sono i testimoni che la donna riesce a contattare e soprattutto ancor meno quelli collaborativi a causa del terribile segreto in cui sembra intrappolata quella vicenda, di cui tutti sanno ma nessuno vuole parlare. Ogni personaggio rappresenta una classe sociale mettendo il lettore di fronte ad un microcosmo in cui si evidenziano tutti i livelli di potenza e di ricchezza, come una rappresentazione universale di ogni faccia e ogni aspetto dell’umanità. Ognuno di essi non delude chi legge perché tutti hanno qualcosa da nascondere sotto quella marea che diventa sempre di più simbolo di un inganno universale al quale nessuno, nemmeno la stessa Olivia, può sottrarsi. Non sono mai banali pur nella loro quotidianità perché ciascuno di essi cela qualcosa di speciale. Dai clochard, alle prostitute, dai grandi imprenditori ai ragazzi disturbati fino ai bambini tra cui spicca la figura di Acke che si lascia coinvolgere in una triste e vergognosa pratica chiamata cagefightning, in cui i bambini lottano in modo violento e senza regole, chiusi in una gabbia.

C’è una profonda umanità nelle vicende che vengono raccontate, legate tra loro in un fitto intreccio che scoprirete si scioglierà lentamente davanti ai vostri occhi, mostrandovi come la marea di una notte più buia delle altre, possa nascondere l’inganno della morte e anche come dal fondo inquietante di un passato fatto di sabbia e stelle dimenticate, la verità della vita possa riemergere, se c’è ancora qualcuno che ha la forza di scavare. Nonostante dopo le sue mani saranno nere, nere come la sabbia bagnata dal mare.