La ribelle di Auschwitz
- Autore: Nechama Birnbaum
- Genere: Storie vere
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2023
Nel romanzo La ribelle di Auschwitz (Newton Compton 2023, titolo originale The Redhead of Auschwitz, traduzione di Stefania Cherchi) l’autrice Nechama Birnbaum, che vive a New York, racconta la storia commovente di sua nonna Rosie Greenstein.
“Attenzione! Attenzione! Tutti gli ebrei si rechino nella piazza principale!”.
Crasna, 10 maggio 1944. Il mondo di Rosie e della sua famiglia cambia un giorno di primavera quando il rullo dei tamburi annuncia alla popolazione ebraica della cittadina di Crasna, che sorge sul confine tra Ungheria e Romania ora occupata dagli ungheresi, di radunarsi nella piazza principale. Qui, su di una pedana un ufficiale della Gendarmerie, con un megafono in mano, ordina:
Tutti gli ebrei devono andare subito a casa a preparare una valigia. Metteteci dentro solo vestiti e roba da mangiare. È della massima importanza che lasciate a casa tutti gli oggetti di valore. Dovranno essere esposti in modo da permetterci di esaminarli. Se non lo farete, ne subirete le conseguenze. Andate a casa e fate le valigie, partirete al più presto. Fatelo subito, vi assicuro che sarà meglio per voi se vi farete trovare pronti.
A Rosie, Leah, Yecheskel e alla loro madre non resta che ubbidire. Prelevati a forza dalla loro abitazione vengono condotti nella piazza principale di Crasna e fatti salire brutalmente su di un carro insieme ad altre persone. Il futuro appare quanto mai incerto e pericoloso. Rosie non si spiega come mai tutti i membri della inerme e piccola comunità ebraica di Crasna siano sul carro, con un’aria misera e stracciona. Nessuno di loro ha mai fatto niente di male, nessuno ancora lo sa, ma quel carro per tutti loro rappresenta il passaporto per l’inferno.
Ma non ho mai conosciuto una fame come questa, che ti morde le viscere senza darti tregua.
Scrivendo questo coinvolgente romanzo bestseller negli USA, testimonianza di fede, coraggio e speranza e che fa riflettere il lettore sugli orrori dell’Olocausto, l’autrice ha compreso che il passato modella il futuro, e che chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo. Chi avrà modo di leggere la storia di Rosie Greenstein, privata della sua chioma, rinchiusa ad Auschwitz, il più spaventoso dei lager nazisti e ostinatamente sopravvissuta alle privazioni e alle marce forzate, difficilmente dimenticherà quella ragazza dai capelli rossi, che, pur essendo ridotta a pelle e ossa, voleva vivere.
Splendido esempio di resilienza, la ragazza dai capelli rossi, che si era ripromessa di tornare a casa, ha poi avuto 5 figli, 28 nipoti, 120 bisnipoti e 7 trisnipoti.
La nonna di Nechama Birnbaum è morta l’8 maggio 2022, all’età di 96 anni, esattamente 77 anni dopo quell’8 maggio in cui era stata liberata. Mentre era in ospedale, Rosie ha dedicato le sue giornate a firmare il romanzo della nipote per i suoi medici e a diffondere ancora una volta il suo messaggio d’amore. Una delle ultime cose che ha detto a sua nipote è stata:
“C’è ancora qualcuno che legga il mio libro?”
Era il sogno di tutta la sua vita, che il mondo potesse conoscere la sua storia e trarne qualche insegnamento. Sogno realizzato di Rosie Greenstein, coraggiosa ed eterna ragazza dai capelli rossi.
Ma io sono stata forte per tutta la durata della guerra, e ormai nel mio corpo non è rimasto nemmeno un grammo di energia.
La ribelle di Auschwitz
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