La rivincita della donna matura
- Autore: Elizabeth Buchan
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
Agosto: torna, come ogni anno, il clima vacanziero. Poco importa se, come sta succedendo adesso, le condizioni atmosferiche non sono esattamente favorevoli ai bagni di sole o alle camminate in montagna: è comunque indubbio che il cervello, così come il corpo, chieda un periodo di "tregua". E allora è il momento di rimandare la lettura di quel saggio interessantissimo che tenete in attesa sul comodino, gironzolare fra le bancarelle colme di libri in offerta e allungare la mano verso un romanzo come questo, di pura e semplice evasione. Tanto più se, come in questo caso, il libro, pur se facile facile e poco consistente, non è affatto malvagio e neppure scritto così male.
La storia non è niente di originale, ma ha il pregio di essere comunque improntata all’ottimismo e di costituire l’ennesima "lezioncina" su come la vita di una donna non sia finita a 50 anni, né tantomeno dopo l’abbandono da parte del marito, e neppure dopo avere perso il posto di lavoro. Un concentrato di disgrazie, a prima vista: è quello che succede a Rose, moglie felice (almeno crede) di Nathan, responsabile della rubrica dei libri di un’importante pubblicazione, madre di due figli grandi e indipendenti, appassionata di giardinaggio (nota originale, quella di unire a questa caratteristica della protagonista i nomi delle donne più importanti del libro: Rose, Poppy, Minty). Dopo una premessa ricca di indizi (tanto che ci si chiede come la protagonista abbia fatto a non accorgersi di quello che anche un cieco avrebbe visto), Nathan le annuncia di volerla lasciare proprio per Minty, la sua collega venticinquenne, con il pretesto che Rose non lo avrebbe mai amato, anzi, avrebbe sempre pensato al suo precedente fidanzato. Non basta: nella stessa giornata l’arrivista Minty, forte della propria bellezza e del proprio ascendente su Nathan, la scalza anche dal suo posto di lavoro.
Nella testa di Rose passa di tutto, esclusa la preoccupazione per il lato economico. Sentimento di impotenza, autocolpevolizzazione per "non essere stata abbastanza presente" (chissà come mai, è sempre e solo la donna ad avere questa colpa: quanto all’uomo, basta che porti i soldi a casa per venire considerato un padre e un marito perfetto), senso di inutilità rispetto al lavoro, confusione riguardo a come riorganizzare la propria vita. Come se non bastasse, se la deve vedere da sola (malgrado Nathan si dimostri civile e collaborativo) con la malattia della madre Ianthe, il matrimonio a sorpresa della figlia Poppy con Richard, la difficile situazione del figlio Sam con Alice, e perfino la morte dell’adorata gatta Parsley. In una situazione del genere, o si affonda o si tirano fuori le unghie: Rose propende per la seconda soluzione. E, secondo il proverbio spagnolo citato in apertura ("Vivere bene è la migliore vendetta"), alla fine capisce che forse il suo rapporto con Nathan non aveva proprio quelle basi solidissime, e vede con soddisfazione il pentimento di Nathan e Minty. Quanto a lei, forse tutta quella smania giovanile di sistemarsi non le apparteneva fino in fondo, forse avrebbe fatto meglio a restare con il suo primo, avventuroso amore...
Un romanzetto scorrevole, mai lento, mai troppo triste malgrado il tema, scritto con delicatezza. Non sarà mai un classico, ma permette di rilassare la mente per qualche ora. Certe "tesi" sulla funzione della donna forse vi disturberanno, ma alla fine la rivincita di Rose vi lascerà soddisfatte.
La rivincita della donna matura
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