La schiava dei Tudor di Isabella Izzo

“La schiava dei Tudor” è il secondo romanzo dopo il successo di “Habor. Storia di un regno” di Isabella Izzo.
La storia narrata vede protagonista Dayla, una giovane e orfana fanciulla con un destino che sembra ormai segnato. Dayla è stata venduta al mercato ad una ricca famiglia Tudor.
Giunta al monastero di Whitby, troverà un frate disposto ad aiutarla, celando il segreto sulla sua identità e mascherandola sotto falso nome. Grazie a frate Simeon, Dayla, ora Jim, sfugge all’oscuro destino. Durante la sua permanenza presso il monastero, Jim annoda legami con altri coetanei e lasciandosi trascinare dalla spensieratezza, ritrova un’infanzia mai vissuta.
L’amicizia con Masala ben presto germoglierà in qualcosa di più profondo. Il ragazzo si ritroverà combattuto in un sentimento per lui inspiegabile che cercherà di soffocare.
L’identità di Jim sarà svelata da un innocente gioco tra i ragazzi e Masala, deluso dalla verità nascosta, decide di allontanarsi qualche giorno per far chiarezza dei suoi pensieri.
L’evolversi del racconto vedrà i giovani e audaci ragazzi implicati in un’ottica ostile e in lotta per la conquista del potere. Conflitti e congiure deturperanno gli eventi ma l’amore troverà spazio per fiorire.

Il racconto è ambientato in un contesto storico ormai superato ma la minuziosa e scorrevole descrizione stilata dall’autrice rispecchia perfettamente i canoni autentici del passato.
Già dalle prime righe, il lettore si rispecchia nell’intreccio avvincente della storia e ogni sua parola si concretizza nell’immaginario.
L’atmosfera affascinante e suggestiva coinvolge i sensi del lettore, trascinando le proprie emozioni al fianco dei personaggi.
L’autrice, attenta ai particolari del contesto storico, idealizza gli avvenimenti, lasciando trasparire dei sentimenti forti.

Personalmente, ritengo che l’autrice, attraverso il suo romanzo, sia riuscita a carpire l’emozione che ci si aspetta da una lettura del genere e quindi con soddisfazione sottolineo che, le mie aspettative sono state raggiunte e superate! Complimenti all’autrice Isabella Izzo.