La signora dagli occhiali neri di Sidonia Drăgușanu

La città di Bucarest negli anni successivi alla Grande Guerra era cosmopolita, caratterizzata dalla mescolanza di desiderio di modernità e antiche tradizioni, ricchezza ed estrema povertà: in questo ambiente si formarono Eliade, Ionesco e il mio amato Cioran. La Romania in quel tempo, con alla guida un sovrano colto e intelligente, andava avanti con la modernizzazione del Paese, pur vivendo le tensioni etniche, linguistiche e religiose dell’Europa Orientale. Una generazioni di intellettuali, dadaisti e progressisti, era desiderosa di abbandonare i vecchi sistemi politici e di fare della propria nazione una grande potenza.

In questo clima di modernità Sidonia Drăgușanu mosse i suoi primi passi come scrittrice. Una grande scoperta è stata leggerla, conoscerla, apprezzandone la vita e le passioni. Una donna colta, emancipata, giornalista televisiva e autrice di opere teatrali con una lunga vita dedicata alla scrittura. Venne notata nel mondo letterario con i suoi scritti progressisti e femministi e ben accolta da Eugene Ionesco, che divenne suo caro amico, e che di lei e di altre giovani autrici scrisse da esule nel 1935 che il Paese non aveva più scrittori ma "una generazione di ragazze".
Nacque nel 1908, educata in collegio, ha attraversato due conflitti mondiali, un regime totalitario e nonostante gli anni drammatici vissuti non ha mai abbandonato la sua terra e ha fatto sua l’ambizione di una nuova realtà sociale aperta alle donne. Nei suoi racconti ribalta l’atteggiamento tradizionalista di chi vede nella donna la moglie perfetta, madre e casalinga, ne infrange le regole narrando di donne emancipate, di donne che sanno spadroneggiare su un uomo, delle loro relazioni, di amori che durano, di amori che terminano, che appassionano o che finiscono in un profondo stato emotivo di malessere. Come la sua vita sentimentale, sofferta e struggente per l’amore non condiviso per il poeta Radu Miron Paraschivescu: rifiutata, tradita, seppe essere amica e confidente delle mogli del suo ex coniuge!

La signora dagli occhiali neri (Elliot, 2020, trad. L. Valmarin), pubblicato postumo nel 1974 e considerato il suo capolavoro, è una raccolta di personaggi femminili, sulla loro tenacia, sugli approcci d’amore, sui tradimenti, sul loro riscatto sociale. Altrettanto una galleria di uomini volubili, spesso autoritari, presuntuosi, falsi eroi che amano e che ingannano.

“Quando un uomo è colpevole non sopporta le lacrime di una donna."

Vizi, passioni, debolezze e paure sul rapporto di coppia narrate senza censura da una scrittrice raffinata e sensibile, che conosceva bene la natura umana: una lezione sulla vita e sull’amore.

“Quando la vita vuole separarci da qualcuno, prende tutte le sue misure."

Con una sottile ironia e uno stile leggero Sidonia scrive di drammi esistenziali di donne diverse tra loro: donne innocenti, ciniche, fatali, mogli fedeli e amanti. Eleganti, dissolute e diabolicamente intelligenti come Ruxandra, la sensuale e giovane sconosciuta che chiede l’elemosina al banchiere di passaggio lungo la strada, il quale ne rimarrà ossessionato. Come ossessionato sarà il mite e umile impiegato della banca che la amerà in segreto inviandole cinque garofani rosa al giorno rinunciando al pranzo e la cena, il grande lusso della sua vita. Amalia, moglie devota, alla quale il marito confesserà l’amore per un’altra donna: "niente è più disarmante di una simile esplosione di sincerità". La giovane sartina Vasilica, dai tratti nobili e occhi immensi verdi, che, rimasta senza genitori dopo il bombardamento nell’aprile del 1944, intuisce da uno sguardo la possibilità di cambiare la sua vita lasciandosi corteggiare da un uomo molto più grande.
Uomini deboli, impudenti che scoprono in ragazze semplici, prive di cultura, una nobiltà d’animo mai incontrata, e uomini gelosi senza nessuna fiducia nell’amore che nel terrore di essere ingannati, ingannano loro per non soffrire. E infine la signora dagli occhiali neri, dall’ovale grazioso, che in vacanza pranza sempre sola al tavolo nella Villa residence. È sempre nascosta dagli occhiali e si è creato un fitto mistero intorno a lei. Chi poteva essere: un’attrice, una scrittrice, una cantante d’opera?
Nessuno conosce il suo nome, e nessuno l’ha mai sentita parlare, e tutto ciò la rende ancora più affascinante e seducente.

Bugie, menzogne, gelosia, silenzi, discrezione, prudenza, pettegolezzi, quali verità si possono umanamente sopportare? La signora dagli occhiali neri è una straordinaria e magnifica lettura sui rapporti di coppia e sull’amore, un romanzo realistico, arguto quanto umoristico, che lascia sbalorditi per la sua inimmaginabile attualità.