La sposa del vento di Scilla Bonfiglioli

La Fazi Editore pubblica nella Collana “Le strade”, La sposa del vento (2024), romanzo d’esordio della scrittrice bolognese Scilla Bonfiglioli, incentrato sulla storia d’amore tra il pittore e drammaturgo austriaco Oskar Kokoschka (Pöchlarn, 1º marzo 1886 – Montreux, 22 febbraio 1980) e la compositrice e scrittrice austriaca Alma Mahler (Vienna, 31 agosto 1879 – New York, 11 dicembre 1964).

La grande tela, datata 1914, La sposa del vento di Oskar Kokoschka, nota anche come La tempesta, rappresenta la fine del travolgente e tormentato rapporto d’amore, che aveva legato l’artista ad Alma Mahler, vedova del celebre compositore boemo Gustav Mahler, per oltre due anni.
I due amanti sono rappresentati in una sorta di scomposto letto di nubi, circondati dalla tempesta di passioni, vissute con intensità devastante d’un amore totalizzante. Ma al convulso agitarsi della scena si oppone il sonno sereno della donna che, ancora ignara della prossima fine, dorme tranquilla e fidente, rannicchiandosi con sensuale tenerezza contro il corpo nudo dell’amato. Kokoschka si rappresenta desto, con gli occhi che guardano lontano e le nodose mani intrecciate. Con stile espressionista Oskar Kokoschka, creava il suo capolavoro. Il dipinto, conservato presso il Kuntsmuseum di Basilea, era un chiaro omaggio ad Alma Mahler, con la quale l’artista aveva avuto una sfortunata relazione amorosa, che avrebbe influenzato tutta la sua vita e la sua produzione.

Alma Mahler, la donna che sapeva amare, figlia del pittore Emil Schindler, amica di Gustav Klimt, una delle donne più significative e vitali del XX Secolo, a sua volta musa di importanti personalità del Novecento, tra cui Gustav Mahler, Walter Gropius e Franz Werfel, dei quali fu moglie, e dell’amante Oskar Kokoschka. Quest’ultimo impulsivo e anticonformista, dal carattere possessivo e geloso. Fatale l’amore tra quest’uomo e questa donna dal carattere forte, sullo sfondo della Mitteleuropa ante Grande Guerra, dove accanto a chi già pensa a come speculare sul conflitto ancora in gestazione, gli eleganti circoli culturali e l’arte sono la dimostrazione che la bellezza non svanirà mai.
La sposa del vento splendida e significativa opera artistica, dove Kokoschka volle mettere in risalto la sua consapevolezza riguardante il fatto che la passione, ricambiata, per Alma sarebbe potuta finire da un momento all’altro.
Non a caso, ciò si verificò poco tempo dopo che il quadro venne finito, e il pittore lo vendette per comprarsi l’uniforme da cavalleria per andare in guerra.

Era la fine di giugno del 1914, gli spari di Gavrilo Princip a Sarajevo, davano l’avvio alla Prima guerra mondiale.

“Arrivò l’estate e il cielo collassò. Smise di resistere e precipitò, con un fragore che scosse l’Europa intera”.