La sultana bianca di Barbara Chase-Riboud

"La Sultana bianca" narra la storia, biografica e romanzata, di una ragazzina creola rapita dai pirati a fine ’700 mentre si recava in Francia per divenire monaca. Naksh-i-dil, questo é l’unico nome conosciuto della giovane francese poiché non vi é traccia del suo nome di battesimo, fu inviata ad Istambul in dono ad Abdulhamid, il sultano degli Ottomani. Qui inizia la sua storia e la sua ascesa al potere nell’Harem, un luogo in cui alla dolcezza dei bagni turchi, dei profumi, delle vesti di seta si contrappongono omicidi spietati, punizioni esemplari, intrighi crudeli.

La storia di Naksh-i-dil e dell’Impero Ottomano si fonde immancabilmente con la storia dell’Europa che, con i suoi mutamenti e colpi di scena, si prepara ad entrare nell’era moderna. La Sultana Bianca é un romanzo molto interessante sia da un punto di vista storico-biografico che da un punto di vista culturale, poiché ci riporta un episodio di affermazione e di potere femminile. La protagonista, da semplice tributo inviato per il diletto di un sultano, si eleva al ruolo di regina sopravvivendo in un mondo regolato da leggi durissime, salvando sé stessa ed il proprio figlio e lasciando un’impronta indelebile di sé in un luogo in cui alle donne era concesso solamente il ruolo di madre.

Recensione di Vittoria