La vera vita. Appello alla corruzione dei giovani
- Autore: Alain Badiou
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2016
Questo agile pamphlet contro l’inerzia dei giovani è illuminante. Parte da lontano, dalle parole di Socrate attraverso Platone; il filosofo ateniese si attorniava di giovani a cui insegnava che per conquistare “La vera vita” bisogna lottare contro le prevenzioni, i preconcetti, l’obbedienza cieca, le consuetudini consolidate.
Il mondo perfetto di Socrate per molti versi è arrivato fino a noi, anche se nel frattempo, però, è cambiato lo stato delle cose: nelle discussioni odierne hanno un peso maggiore le ragazze che i giovani maschi. Nel mondo socratico le donne nemmeno potevano intervenire, ritenute inferiori e poco utili, perché spezzavano il cameratismo ateniese e la sublimazione omosessuale maschile.
Che poi Socrate avesse amanti maschi ci interessa fino a un certo punto, a noi che possiamo addirittura sposarci con persone dello stesso sesso, maschi e femmine, anche se l’omofobia persiste come elemento antico, patriarcale.
Nel secolo precedente il nostro, per i ragazzi c’era una forte iniziazione verso il modello guerriero, ossia il servizio militare obbligatorio. Scottati da due guerre mondiali, i ragazzi imparavano l’arte della difesa, lo stare soli senza famiglia, il cameratismo, preparati teoricamente verso un ulteriore conflitto mondiale.
Abolito il servizio militare, siamo entrati nell’era del “giovanilismo” a vita.
Quarantenni in casa dei genitori, tatuati, rifiniti dagli esercizi delle palestre, pronti a ogni sollecitazione sessuale. Non essere mai adulti, nemmeno da vecchi, per cui la saggezza senile viene a mancare e i nostri settantenni hanno un peso specifico solo nella cura delle loro malattie e poco altro. L’ospedalizzazione dell’anziano è l’unico elemento che resta in piedi, sempre più anziani nascosti in case di cura, in case di riposo (che poi è la stessa cosa).
Cambiamenti clamorosi arrivano dalle ragazze del nuovo millennio: spezzano le catene della ragazza madre o della ragazza che invecchia senza figli diventando “una zitella”.
Brave a scuola e sul lavoro, si abituano a brevi relazioni sessuali senza importanza, anche se la ricerca del principe azzurro avviene ancora a livello fantasmatico e, quindi, forti lettrici di romanzi d’amore ma anche di letteratura tout court.
Che cosa non va in questi nuovi ragazzi e ragazze per Alain Badiou? Sono principalmente dei consumatori, gli oggetti comprati diventano la loro vera identità. Il nuovo smartphone, il nuovo computer, la nuova macchina accessoriata.
Alain Badiou li incoraggia a rinunciare al solo consumo, per un nuovo umanesimo. A essere giovani che sostanzialmente aiutano quel cinquanta per cento di persone che non hanno nulla, non possiedono nulla, non hanno nessun peso politico. A tornare ad essere attivi sulla scena pubblica, a una politica "pulita", senza machiavellismi. Pena la qualifica di inattivi o di sdraiati.
Un libro importante; nonostante la quantità di “cose” che contiene “La vera vita” resta di massima leggibilità.
La vera vita: Appello alla corruzione dei giovani
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