La voce dei libri II. Storie di libraie coraggiose
- Autore: Matteo Eremo
- Casa editrice: Marcos y Marcos
- Anno di pubblicazione: 2015
Con La voce dei libri II. Storie di libraie coraggiose (Marcos y Marcos, 2015) per la seconda volta Marco Eremo percorre l’Italia, allungandosi alla Svizzera italiana e non trascurando le isole maggiori, alla ricerca di librerie indipendenti che costituiscano un esempio di imprenditoria vincente e di spirito d’avventura, di passione per i libri non disgiunta da una creatività che in momenti di crisi economica lunga come quella che da anni stiamo vivendo, apre uno spiraglio di speranza a chi crede ancora che la libreria sia un luogo di cultura, di socialità, di aggregazione, di scambio. La peculiarità di questo libro sta nell’aver raccolto storie di donne libraie, che partendo spesso da altri mestieri, altre vocazioni, altri percorsi di vita, sono approdate alla decisione di aprire una libreria indipendente sfidando le grandi catene e la vendita on line, la concorrenza degli e-book e quella dei supermercati.
La carta geografica che apre il libro descrive l’esperienza di due librerie a Lugano e Bellinzona, due a Milano, cinque nel Triveneto, tre in Emilia Romagna, due in Toscana, due in Sicilia e una a Roma, Telese Terme (Campania), Tricase (Puglia), Macomer (Sardegna).
Le storie delle protagoniste sono tutte affascinanti e le loro foto pubblicate parlano di sorrisi, allegria, appagamento. Com’è possibile questo miracolo? In due o in tre le nostre eroine sono riuscite a trovare, in situazioni diversissime, la risposta alla fame sommersa di cultura che in un paese che notoriamente legge poco appare un talento davvero speciale: lo hanno fatto puntando su strategie originali, collegandosi in rete con scuole istituzioni pubbliche, biblioteche, offrendo una molteplicità di servizi per cui la libreria passa da essere un negozio di libri ad un luogo in cui è piacevole andare, sedersi, bere un aperitivo, ascoltare un autore, scambiare pareri, accompagnare i bambini per farli abituare al rapporto con la carta stampata e con il gioco legato alla pagina di un libro illustrato. Alla libreria Ghibellina di Pisa, di vecchia tradizione, Paola e Remedia, le due socie della nuova gestione affermano:
“I libri sono ponti che creano relazioni fra le persone, mondi nei quali perdersi e ritrovarsi, vettori di idee, significati ed emozioni, rifugi in cui ripararsi”.
Elena Cavini, una delle tre libraie della celebre Cuccumeo di Firenze, una vita dedicata alla musica afferma che
“Come la musica, la lettura è uno strumento fondamentale per coltivare e recuperare quella sete di ascolto chiamata curiosità che è in ognuno di noi, ma che viene troppo spesso anestetizzata dai ritmi e dai rumori della vita…”
Le due libraie che gestiscono la Taborelli di Bellinzona hanno puntato invece sul cibo di qualità mescolato ai libri: da loro le presentazioni non sono monologhi autoreferenziali, ma dialoghi con il pubblico dei lettori mentre si beve un aperitivo accompagnato da piatti originali e cucinati espressamente per la serata; la libreria Giannino Stoppani di Bologna è una vera e propria istituzione, un presidio per l’educazione alla lettura dei più piccoli, noto non solo ai professionisti del settore. Le cinque donne che nel 1983 fondarono la libreria, provenivano tutte dalle scuole per l’infanzia. Alunne e seguaci del professor Antonio Faeti (Guardare le figure, nuova edizione Donzelli 2011) hanno compreso che
“i non lettori sono il frutto delle nostre lacune. Chiunque è un potenziale lettore, per il semplice fatto che le storie sono qualcosa di universale. Se una persona non legge la colpa non va attribuita alla sua particolare natura, ma a chi non ha saputo consigliarle il libro giusto, con un percorso graduale e personalizzato”.
Due parole sulla libreria “Assaggi”, nel quartiere San Lorenzo a Roma, a pochi metri dalla Università La Sapienza. Intervistata da Eremo, Chiara Parisi, un fisica con esperienza di ricercatrice e poi di editrice per bambini alla Lapis, ha fondato nel 2010 con altri soci questa libreria originale perché dedicata prevalentemente alla scienza, pur considerando la contaminazione con la letteratura e l’arte un punto di forza.
“Assaggi, il cui nome viene da saggistica, è nata così, come punto di comunicazione della scienza sempre aperto al pubblico”.
In un paese in cui si legge sempre meno, in cui la divulgazione scientifica e l’insegnamento delle materie scientifiche segnano il passo in ogni ordine di scuola, l’idea di questa libreria è davvero coraggiosa oltre che utilissima, soprattutto grazie alla variegata offerta che propone aperitivi scientifici, confronti con scienziati su temi di attualità, ma anche reading teatrali e musica dal vivo. In nome della contaminazione dei generi e della sperimentazione la libreria cresce, malgrado le criticità che comunque non fermano i valorosi sedici soci.
Il libro ci racconta mondi, atmosfere, particolarità di persone che il mondo dei libri vivono in prima persona con coraggio e professionalità, con dinamismo ed ottimismo, pensando convinte che “con la cultura si mangia” e si è anche soddisfatti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La voce dei libri II. Storie di libraie coraggiose
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