La voce dei libri. Undici strade per fare libreria oggi
- Autore: Non disponibile
- Casa editrice: Marcos y Marcos
- Anno di pubblicazione: 2014
Quest’anno le spaventose statistiche ci dicono che si sono persi almeno due milioni di lettori. Nella desolazione in cui getta chi ha a cuore la lettura e il destino dei libri, questo libro appena pubblicato da Marcos y Marcos ha il potere di ridare speranza e suscitare entusiasmo: i librai indipendenti ci sono, lavorano in piccoli centri, fanno miracoli, sono i nostri moderni eroi e non esito ad affermarlo con convinzione!
“La voce dei libri. Undici strade per fare libreria oggi” è il titolo sintetico ma esauriente che il curatore Matteo Eremo ha scelto per raccontarci undici storie esaltanti, corredate di foto che mostrano le vetrine e i sorrisi dei librai e delle libraie che in tempi di vacche magre e crisi conclamate resistono, resistono, resistono!
Il volume si apre doverosamente con una carta d’Italia dove sono collocate le librerie d’eccellenza che l’autore ha scelto di raccontarci: spiace dire che otto di esse sono collocate al Nord, una a Roma e due in Sicilia, a Messina e Palermo. Tuttavia ci viene spiegato nell’introduzione che queste librerie sono
“solo un punto di partenza, l’inizio del viaggio; che vogliamo continuare a raccontare in quanti modi diversi può funzionare davvero questo mestiere di frontiera, questa capacità di rendere un luogo parlante, di farne una casa amica nelle terre selvagge”.
Scrive ancora Matteo Eremo parlando della sua esperienza in giro per l’Italia alla ricerca di eccellenze che
“una vera libreria non è mai frutto del caso, che occorrono doti da alchimista per fare della libreria un faro, un luogo di meraviglia, non un semplice negozio di libri”.
Ecco allora partire con la libreria Casagrande di Bellinzona, in Canton Ticino. Fondata nel 1924, è una libreria di famiglia ad appena cento chilometri da Milano, un negozio con cinque vetrine che si è modernizzato in modo determinante da quando ha messo su negli anni Ottanta il programma informatico Libris, che consente di eseguire rapide ricerche bibliografiche, registrare entrate e uscite, rese e giacenze, consentendo al libraio una strategia di vendite più ragionata ed efficace.
Dopo la Casagrande, molti altri librai hanno seguito questa strada ponendosi in rete con lo stesso programma. Sono così possibili statistiche e classifiche realistiche, basate sulle informazioni fornite da chi vende i libri.
La libreria Centofiori di Milano prende il nome da uno slogan del Partito Comunista cinese al tempo di Mao:
“Che cento fiori sboccino, che cento scuole di pensiero gareggino”
Andrea e Roberto sono i due soci-amici che animano la libreria insieme a Veronica, Sarah, Irene. E’ una libreria generalista, ma ognuno di loro ha una passione, il giallo e il nero, da Simenon a Lansdale fino a Sherlock Holmes. Molti autori passano e sono passati da Centofiori: nel libro c’è una bella foto dello staff con Amélie Nothomb.
Raccontare tutte le librerie sarebbe troppo lungo, ma se andate a Vicenza non mancate la Libreria Galla, una dinastia di librai dal 1880 nella città veneta. Se passate per Torino, fermatevi a via Cernia, sotto i portici, vicino alla stazione di Porta Susa, dove trovate L’angolo Manzoni: il libraio è Nicola Roggero, che vi accompagnerà, se volete, in mezzo alle miglia di volumi, “un compagno di viaggio che ti segue a distanza”, come lo ha definito un’affezionata cliente.
La libreria Volare di Pinerolo è un altro polo di eccellenza, “al confine tra le montagne e la grande pianura”, una vera sorpresa per chi entra. Marco Vola, l’infaticabile proprietario, alterna l’attività di libraio a quella di maratoneta nei posti più impervi del pianeta e inoltre ha costruito nella libreria luoghi in cui prendere il tè, mangiare, conversare, sempre immersi negli scaffali pieni di libri.
Sorprendente anche la Libreria Nina di Pietrasanta, vicino a Lucca, in un luogo pieno di folle in estate, semideserto in inverno, eppure che resiste, grazie ad intelligenti strategie di orari e di scelte.
La Libreria Fogola di Pisa è in un locale di appena 39 metri quadri e la sua anima si chiama Monica Bellomini che, aiutata dalle figlie Debora e Simona, rinnova l’antica tradizione dei librai ambulanti di memoria regionale ed ora, malgrado una Feltrinelli abbia aperto a pochi passi da loro, riescono ad essere un punto di riferimento per lettori forti grazie ai consigli e al fiuto che viene a Monica da decenni di esperienza in libreria.
Alla libreria Rinascita di Empoli sono tutte donne le nove tostissime libraie, immortalate in una bella foto, mentre passando a Roma, a via del Governo Vecchio, troviamo il giovane creativo Alessandro Alessandroni che ha fondato l’originale “Altroquando”, non solo libreria, ma anche pub, centro musicale, luogo per vedere film e per sentire musica.
Infine eccoci in Sicilia. A Messina la libreria Bonanzinga è una vera e propria istituzione cittadina. Mai statica e sempre in ricerca, la libreria è infaticabile nei rapporti con autori, insegnanti e soprattutto scolaresche. Daniela Bonanzinga è l’anima di quest’attività lungimirante. Il progetto “La libreria incontra la scuola” del Ministero dell’Istruzione è del 1995 e da allora è sempre in crescita coinvolgendo professori e dirigenti con iniziative sempre nuove e diverse.
Per concludere un’occhiata alla libreria Modusvivendi di Palermo, dove sei persone vi accolgono negli ambienti raffinati, guidati da Marcella Licata, viaggiatrice e traduttrice, che espone tessuti orientali accanto ai libri, organizza colazioni letterarie la domenica mattina, offrendo giornali e biscotti… insomma un mix di attenzioni a segmenti diversi che rendono la libreria un luogo di aggregazione originale e molto frequentato.
Insomma, la libreria ideale non è solo il supermercato con sconto 15%, ma anche un luogo dove fermarsi, pensare, scegliere, farsi consigliare, mangiare e anche comprare i libri. Auguri a tutti i librai raccontati qui e in procinto di aprire nuove attività.
La voce dei libri. Undici strade per fare libreria oggi
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