Le amicizie di Kate di Anne Rivers Siddons

Liceo, croce e delizia di tutti noi, mentre lo frequentiamo sembra che il mondo esterno non esista, che tutto ciò che facevamo fosse giusto e legittimato, che i soprusi fossero enormi e i premi inutili e fatui.
Poi si cresce e si sorride, bene o male, ripensando a quel periodo.
Gli anni passano tranquilli e un giorno, alla porta, busso qualcuno: la fatidica e tanto temuta resa dei conti, che potrebbe far sorridere, ripensando alle vecchie guasconate fatte in gioventù.
Certo, ripensandoci bene, talvolta la cattiveria faceva la voce un po’ troppo grossa, a mente fredda certi scherzi potevano essere evitati, certi giochi del cuore possono sanguinare anche dopo parecchi anni.
Eppure il perdono esiste, ed è meraviglioso poter utilizzare questo potere magico.
Kate, Cecie, Fig e Ginger.
Kate è la protagonista di questa storia, una vicenda che non le risparmierà delusioni e calci nei denti, Cecie è la sua migliore amica, sono praticamente un’unica entità; Fig è la tipica ragazza impacciata che cerca un modello da imitare, e lo trova;
Ginger, la bella, l’unica che riuscirà a sottrarre l’affascinante Paul dal cuore di Kate.
Cosa si diranno, dopo tanti anni? Forse è giunto il momento di pagare il conto?

Nel libro “Le amicizie di Kate” (Mondadori, 1993) Anne Rivers Siddons ci regala l’amicizia attraverso quattro storie parallele (e a volte convergenti) e la dipinge con colori fluorescenti alternati a sbavature grigie come la pelle dei moribondi, circondandoci con sentimenti contrastanti dai quali è impossibile fuggire.
Una storia che ci farà battere il cuore e ci farà capire che, a volte, le persone hanno uno sguardo indecifrabile anche quando la loro maschera è caduta.