Le anime rubate
- Autore: Paolo Euron
Paolo Euron (1965) insegna History of Western Ideas e letteratura italiana alla Chulalongkorn University di Bangkok. Ha insegnato filosofia all’università di Torino. Ha pubblicato testi di poesia e narrativa su “Il Verri” e “Il racconto” e in volume. Ha collaborato a riviste (“Rivista di estetica”, “Yale Italian Poetry”, “L’indice dei libri del mese”, “Strumenti critici”) ed è autore di diversi libri di estetica e di filosofia tra cui Le ragioni del filosofi. Una storia della filosofia (Carocci, 2002), Art Beauty and Imitation. An Outline of Aesthetics (Aracne, 2009), e di narrativa Nostalgia dei luoghi non vissuti (Lighea, 1994). Tra le opere più recenti: Filosoficamente (De Agostini, 2013) e Codice d’amore non per principianti (Lighea, 2013).Paolo Euron (1965) insegna History of Western Ideas e letteratura italiana alla Chulalongkorn University di Bangkok. Ha insegnato filosofia all’università di Torino. Ha pubblicato testi di poesia e narrativa su “Il Verri” e “Il racconto” e in volume. Ha collaborato a riviste (“Rivista di estetica”, “Yale Italian Poetry”, “L’indice dei libri del mese”, “Strumenti critici”) ed è autore di diversi libri di estetica e di filosofia tra cui Le ragioni del filosofi. Una storia della filosofia (Carocci, 2002), Art Beauty and Imitation. An Outline of Aesthetics (Aracne, 2009), e di narrativa Nostalgia dei luoghi non vissuti (Lighea, 1994). Tra le opere più recenti: Filosoficamente (De Agostini, 2013) e Codice d’amore non per principianti (Lighea, 2013).
Paolo Euron ha appena pubblicato in ebook "Le anime rubate" (Narcissus ebook, € 0,99), che ci presenta in questa intervista.
- Che genere di libro è "Le anime rubate" e di cosa tratta?
"Le anime rubate" è un romanzo che, da autore, definirei "noir-fantascientifico", o "noir-metafisico", se non suonasse troppo pretenzioso e vago. Il presupposto da cui sono partito è piuttosto semplice: la nostra società occidentale è stanca, ha perso entusiasmo, fiducia nel futuro. Quella che percepiamo come crisi economica è in realtà una crisi di senso. Se noi occidentali potessimo acquistare (o rubare) l’entusiasmo, la fiducia nel futuro, la freschezza che individui di altre culture ancora possiedono, che cosa succederebbe? Se esistesse una macchina capace di individuare l’anima come i raggi X mostrano le ossa, e poi capace di trasferire l’anima da una persona all’altra, che cosa potrebbe succedere? Chi sarebbe disposto a vendere la propria anima, anche solo per pochi giorni? Che cosa cercherebbe chi invece compra, o meglio: ruba un’anima ingenua, fresca? In fondo l’occidente ha sempre acquistato (o rubato) le materie prime di cui ha avuto bisogno, e perfino i corpi. Sarebbe diverso con le anime? Forse con le anime cambierebbero i ruoli di vittime e carnefici, perché i carnefici occidentali sono i primi a non credere più nell’anima.
- Dove è ambientato il romanzo?
Ho ambientato questo romanzo nella Bangkok che conosco bene, e nella Thailandia immersa in un’atmosfera tropicale e sensuale.
- Chi sono i protagonisti del romanzo?
I protagonisti sono un italiano, Roberto, e dei thailandesi, tra cui Jan e Na, due ragazze che paiono intercambiabili e diverse, buddhiste e cristiane nello stesso tempo, che vendono o permettono di rubare l’anima altrui, proprio loro che, da buddhiste, non credono nell’esistenza dell’anima. Non ho scritto un romanzo filosofico, mi sono guardato bene dal mettere in veste narrativa il mio lavoro di filosofo. Ho scritto un romanzo noir, fantascientifico, d’amore, in cui i protagonisti fuggono attraverso una Bangkok misteriosa e una Thailandia esotica e scoprono come interessi internazionali, dell’industria del divertimento, perfino militari ruotino attorno a ciò che l’occidente ha dimenticato, l’anima. Che cosa possa essere poi l’anima alla fine è la risposta del romanzo. Il resto è azione, fuga, passione, delitti.
Le anime rubate
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le anime rubate
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