Le grandi domande. Filosofia per giovani menti di Umberto Galimberti

Un bel sabato mattina, gironzolando dentro una delle librerie Feltrinelli di Firenze, noto questo bel volume dalla copertina color rosso fiamma firmato da Umberto Galimberti, noto saggista, filosofo e collaboratore di Repubblica. Il titolo è Le grandi domande (Feltrinelli, 2024). Mi colpisce in particolare il sottotitolo Filosofia per giovani menti, occhieggiante sulla copertina e così decido di acquistarlo per mio nipote dodicenne che frequenta la scuola media. Un tentativo di staccarlo un po’ dalla Playstation e dall’uso compulsivo dello smartphone, come ormai capita a tutti i nostri ragazzi - e non solo.

Apro il libro e subito realizzo che le domande poste al potenziale giovane lettore sono tutt’altro che facili e scontate. Qui parliamo di vere e proprie domande filosofiche su questioni esistenziali e a cui dare risposta richiede un impegno non da poco. Anzi, diciamo pure che occorre un approccio di pensiero analitico, sottile e approfondito non proprio alla portata di qualsiasi adulto, figurarsi per un ragazzo che si sta affacciando adesso alla vita.
Volete un esempio? Ecco qua:

Quello che vedi è reale? Che cos’è la bellezza? Sai davvero cosa vuoi? L’anima esiste? Che cos’è la meraviglia? da dove nascono le emozioni? Sai tutto di te? A cosa serve la logica?

Insomma, non male vero?
Questo interessante quanto impegnativo volume - del resto il ragionamento richiede sempre uno sforzo - contiene sostanziosi spunti per “svezzare” le giovani menti insegnando loro a elaborare pensieri e ad argomentare idee, sentimenti e sensazioni. Invitare i ragazzi a praticare la filosofia, a costruire e ad educare lo spirito critico, a porsi sempre delle domande senza dare mai nulla per acquisito. Le risposte spesso sono già dentro di noi: bisogna soltanto saperle tirare fuori da soli. E il libro serve proprio a questo: a filosofare, a trovare le risposte in autonomia, perché alla fine di ciascuna domanda non troverete mai una soluzione preconfezionata, ma ciascuno dovrà arrivare alla propria verità.
Un po’ come faceva il buon Socrate con l’arte della maieutica, e guarda caso in copertina troneggia al centro la sua inconfondibile effigie.

Pagine dunque sfiziose che consiglio di leggere anche a chi non è più di primo pelo.
Con il professor Galimberti ha collaborato Luca Mori, ricercatore di Storia della filosofia dell’Università di Pisa.
Piacevoli, delicate e significative sono inoltre le illustrazioni a corredo eseguite da Cristina Damiani.
Tante grandi domande e nessuna certezza. Buona lettura a tutti.