Le menzogne del Web
- Autore: Charles Seife
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2015
Charles Seife, matematico che insegna giornalismo alla New York University, ci guida in questo “manuale” dal titolo “Le menzogne del Web. Internet e il lato sbagliato dell’informazione” (Bollati Boringhieri, 2015) attraverso casi più o meno curiosi, nella nuova era digitale, ove il bombardamento di dati, in realtà, costituisce il suo esatto contrario, una totale carestia di vera “informazione”. Ma come scrive lui stesso, non è una totale invettiva verso internet, bensì un percorso per scettici, che ci insegna a non cadere nelle classiche e più comuni trappole della Rete.
“Mentre la menzogna gira per il mondo, la verità si sta ancora infilando le scarpe” (Charles Spurgeon)
Scopriamo così che Wikipedia, che ha definitivamente sostituito le vecchie enciclopedie, è stata al principio lasciata nelle mani di volenterosi che volessero arricchire le pagine dei loro contributi, fino a diventare territorio di burloni e bugiardi seriali, che guidavano l’opinione pubblica dove volevano, finché, nel 2004, l’edizione inglese ha creato due collegi, uno di conciliazione e uno arbitrale, formati da contributori esperti (una sorta di moderatori e supervisori, a vigilanza di quanto riportato).
Andando avanti Seife cita il clamoroso caso di Amina Arraf, vero esempio del fenomeno del “sockpuppetry”, che vuole indicare l’uso di una falsa identità per ingannare qualcuno: in questo caso Amina era una creazione di pura fantasia di Tom MacMaster, che voleva catalizzare l’attenzione sul trattamento delle donne in Siria, e si inventò questa storia per indirizzare i media sulle sue idee che, altrimenti, non avrebbero avuto tale eco.
Scopriamo, allora, che il fenomeno risale al 1708, a Londra, dove Isaac Bickerstaff prese di mira l’astrologo John Partridge, predicendone la morte; facendo circolare lettere a testimonianza dell’avvenuto decesso, il primo rese talmente credibile la storia, da far divenire, il “redivivo” sventurato lo zimbello dei londinesi.
La vera sorpresa fu, però, scoprire che il carosello dei personaggi era stato tutto frutto dell’immaginifica e fervida mente di Jonathan Swift, l’autore dei “Viaggi di Gulliver”!
“L’informazione è ciò che sfida l’aspettativa.”
“Tutto ciò che non influenza le nostre opinioni non è informazione, è rumore.”
L’analisi di tutto ciò che oggi “sforna” il web prosegue con le analisi di fenomeni virali e truffe quali il “pump-and-dump” (gonfia e rivendi), ove i truffatori comprano molte azioni senza valore, al fine di dirottare il mercato e guadagnarci; oppure la famosa truffa del “prigioniero Spagnolo”, dove la promessa di un facile guadagno è subordinata all’invio di una somma di denaro; o ai nuovi giochini legati ai social networks, come “Farmville”, che in realtà diviene un vortice per risucchiare tempo e denaro del malcapitato giocatore.
Sicuramente la parte più “golosa” di questa interessante lettura è la prima perché, a mio parere, il “racconto”, di episodi stagliati in epoche e contesti diversi rimane il modo migliore per aiutare memoria e comprensione di qualsiasi lettore. I tecnicismi e le analisi minuziose sono cibo per utenti più esperti, ma proprio per questa ragione più esigui rispetto alla massa.
Le menzogne del web. Internet e il lato sbagliato dell'informazione
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