Le ombre dell’Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo
- Autore: Mark Mazower
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2005
Governare il mondo è la suprema utopia geopolitica. Al potere nelle sue mutevoli forme e all’idea di governare il mondo, l’autore Mark Mazower dedica il saggio Le ombre dell’Europa.
Mark Mazower, docente di Storia alla Columbia University di New York, è considerato uno dei più brillanti storici inglesi ed è un profondo conoscitore della storia europea del XX secolo. Nel volume descrive e analizza le diverse ideologie nella vecchia Europa e gli avvenimenti che ne seguirono, dallo scoppio della prima guerra mondiale ai totalitarismi, alla caduta del muro di Berlino e alla guerra nei Balcani, per poi divenire alle democrazie europee contemporanee sorte dalle ceneri del secondo dopoguerra, che sono il risultato, scrive l’autore, di una lunga opera di trasformazione e sperimentazione interna ed internazionale. Le tre ideologie contrapposte che si sono avvicendate nel corso della storia dell’Europa (democrazia liberale, comunismo e fascismo), artefici dei cambiamenti geografici e dei cambiamenti culturali e religiosi, si consideravano destinate a rifondare la società, il continente e il mondo intero. Mazower approfondisce la geopolitica e i suoi cambiamenti, l’identità del nostro continente, la coesistenza dei popoli appartenenti, le loro rivendicazioni culturali e il benessere conquistato. Non solo quindi una rappresentazione della storia europea e dei suoi conflitti, ma anche la sua storia sociale. Il tema centrale del saggio è l’Europa e l’identità della sua anima.
“L’Europa potrebbe sembrare un continente di Stati e di popoli vecchi, invece esso è nuovissimo, un continente che nel corso del Novecento si è inventato e reinventato. Quando mia nonna nacque a Varsavia, la città faceva parte dell’impero zarista, Trieste apparteneva agli Asburgo e Salonicco agli ottomani. I tedeschi governavano la Polonia, gli inglesi l’Irlanda, i francesi l’Algeria. Le donne non avevano diritto di voto e in pochi paesi il parlamento prevaleva sulla monarchia. La democrazia moderna sarà il prodotto di una lunga opera sperimentazione interna e internazionale dopo il 1914.“
Il nostro rapporto di cittadini europei con la democrazia risulta essere, leggendo le pagine del saggio, più controverso di quanto si pensi. Abbiamo vissuto la democrazia? Siamo in democrazia? L’autore ci esorta a riflettere sulle ideologie che sono state guide nella storia e strumenti di azione politica. Come quando, nel 1989, il crollo del muro di Berlino decretò il vero vincitore, che non fu la democrazia bensì il capitalismo, o quando le varie élite europee germanofobiche ostacolarono l’unificazione tedesca, poi realizzata nel 1990 con il sostegno americano. Oppure nel considerare la perdita di credibilità politica delle istituzioni nazionali ed internazionali. Quella fede che aveva determinato, qualche decennio prima, la rinascita delle nazioni e la speranza nei popoli. Un crollo di valori etici con conseguenze sul welfare dovuti alla politica economica degli anni ottanta e novanta, scrive l’autore, tendente alla finanziarizzazione dell’economia mondiale, ha poi ridotto al minimo il controllo sul capitale. L’Europa diventerà ideologicamente molto più incerta, instabile e indifesa, con un alto livello di apatia politica, perché agli europei la democrazia contemporanea piace perché è associata al trionfo del capitalismo e perché implica poca intromissione nelle loro vite private.
Un saggio storico di notevole interesse che suscita non poche riflessioni riguardo il nostro futuro di cittadini europei. L’economia, la globalizzazione e i movimenti eversivi sempre più presenti nelle politiche nazionali dei paesi membri sono solo alcune delle questioni di grande attualità analizzate e approfondite dall’autore. Mark Mazower prefigura in modo chiaro e sincero ciò che oggi è la situazione europea, l’eurozona, e cioè che sono le lobby finanziarie a dirigere le mutazioni in Europa, non più la tradizionale democrazia messaggera delle solidarietà sociali e delle libertà individuali dei popoli. Il dominatore risulta essere il mercato che, con le sue regole e le nuove sfide legate alla globalizzazione e alla crisi degli Stati, sarà il protagonista delle future sfide del nostro fascinoso e storico continente.
Le ombre dell'Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo
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