Le ricamatrici della regina di Jennifer Robson

È arrivato il giorno prima della vigilia di Natale e devo ammettere che è stato proprio un bel regalo di Natale, il romanzo, Le Ricamatrici della Regina (HarperCollins, 2019 traduzione di Roberta Zuppet), di Jennifer Robson! Come ammette, a fine libro, la stessa autrice, l’idea del libro è partita dalla connessione a un evento memorabile, giunto nell’immediato secondo dopoguerra, ove le condizioni di vita inglesi erano ancora terribili: tessere annonarie, carbone razionato e terminato proprio in uno degli inverni più rigidi di cui Londra abbia memoria, povertà e sfacelo, il fidanzamento e successivo matrimonio reale, il quale sembrò "schiarire" e sollevare gli animi dei sudditi, ancora prostrati, nel corpo e nell’animo, dalla guerra.

"...un lampo di colore sulla difficile strada [da] percorrere" (Winston Churchill)

Il bellissimo ricamo, che ha ornato l’abito e il velo nuziale dell’attuale Regina Elisabetta II, diviene l’incipit per questo viaggio, a cavallo tra fedeltà storica e fantasia, che porterà il lettore direttamente all’interno dei laboratori del famoso stilista inglese Norman Hartnell! La vicenda segue in parallelo le vite di tre protagoniste.

1947. Essex, 31 gennaio. Ann, rimasta sola, dopo la perdita dei genitori e la morte del fratello, condivide il suo appartamento con la cognata Milly, ormai vedova e lavora come ricamatrice presso i laboratori Hartnell. Ma l’adorata cognata viene invitata, dai suoi fratelli emigrati, a trasferirsi da loro in Canada, a Toronto e decide di partire.
Miriam, giovane ebrea francese, sfuggita all’Olocausto, è appena sbarcata a Londra, in cerca di una occupazione e di una sistemazione: dalla sua, un curriculum impeccabile e una lettera di raccomandazione da parte del celebre stilista Christian Dior.
Il destino fa il resto: le due ragazze, entrambe impiegate presso lo stilista inglese, diventeranno colleghe, coinquiline, amiche e lavoreranno entrambe ai preziosissimi ricami dell’abito nuziale.

"Avrei versato il mio spirito senza limite,
ma non con le ferite, non la tassa immane della guerra.
Fronti di uomini hanno sanguinato dove non c’erano ferite".

2016. Heather, giovane giornalista appena licenziata, riceve, alla morte della nonna adorata, una scatola contenente preziosissimi ricami e una foto sbiadita dello staff Hartnell, ma perché la nonna possedeva quelle cose? E perché non ha mai accennato a questo glorioso passato? Sembra un invito all’azione e Heather non sfuggirà l’occasione di partire, alla ricerca della verità!