Le rose di Yaldà di Ezio Forsano

“Le rose di Yaldà” è il romanzo d’esordio di Ezio Forsano, conosciuto nel suo luogo natale, Sulmona, come poeta e sceneggiatore.
L’autore è da sempre sensibile a tematiche di interesse sociale e si può dire intenzionato a dare voce a coloro che sono stati tanto piegati dalla vita da non aver più lacrime da versare; è stato forse per assecondare questo suo modo d’essere che è venuto a conoscenza del terremoto in Iran del 2003. Per una coincidenza o forse per destino, un giorno ha conosciuto Hassan Yadzani, il Virgilio che lo ha accompagnato nel suo viaggio virtuale in Iran. Giorno dopo giorno i due uomini stringono una grande amicizia grazie alla storia di Yaldà, la bambina che è diventata il simbolo della speranza anche nei momenti peggiori che la vita può riservare a ognuno di noi.

“se si desse peso alle lacrime
non scorrerebbe più sangue
Shahriar” (p. 106)

Ezio Forsano ha intrapreso con passione e serietà la strada che lo ha portato a comporre questo lavoro, e con l’animo ancora in pena per i terremoti nella sua terra, l’Abruzzo, ci narra la storia di Yaldà con estrema sensibilità.

Siamo a Bam, una piccola cittadina al centro del Kerman e Yaldà, la figlia dell’onesto mercante Omid, esce nel cuore della notte per andare a controllare le sue amate rose. Di lì a poche ore la vita che aveva conosciuto non esisterà più, perché il terremoto del 2003 la lascia orfana di entrambi i genitori, e senza il suo fratellino.
A tre anni di distanza da quella terribile notte, la famiglia Gandini si trova a Istanbul, all’Orphan Girls Recover Centre. I coniugi Gandini sono arrivati dall’Italia per effettuare un’adozione internazionale: è in quei giorni che le vite di Yaldà e della sua mamma adottiva iniziano a intrecciarsi, fino a comprendere di essere due fili dello stesso meraviglioso ricamo.
Al lettore il compito di scoprire il mistero e la magia che unisce queste due figure femminili, così diverse tra loro e forse proprio per questo così complementari e necessarie l’una all’altra.

Ezio Forsano non inventa storie, lui fa vivere i personaggi tanto che camminando per le strade di Milano, Genova, Roma o Palermo sono certa che tutti possano intravedere tra i petali di una rosa il volto della piccola Yaldà che torna a sorridere. Consiglio la lettura di “Le rose di Yaldà” (Lupi Editore, 2016, I volume della trilogia Racconti dal Kermal, pp. 112; patrocinio del Comune di Sulmona e della provincia dell’Aquila, Alto Patrocinionio dell’assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo) a tutti coloro che desiderano intraprendere un viaggio verso terre lontane, a chi cerca speranza e a chi vuole ancora credere nell’amore disinteressato, quello privo delle barriere sociali che spesso ci costruiamo attorno.