Letturista per caso
- Autore: Massimo Bernardi
- Genere: Storie vere
- Anno di pubblicazione: 2012
“Associare i numeri dei contatori a qualcosa come la data di un avvenimento sembra un giochino idiota ma fa passare meglio il tempo, in modo del tutto casuale ritornano in mente piccole cose, episodi di vita o frammenti di storia come davanti a un blob di immagini che scorre sullo schermo.”
È questa, in fondo, la vita che fa un letturista, un lavoro poco conosciuto e forse anche poco apprezzato o meglio... poco capito. Il letturista è la persona che legge i contatori della luce, dell’acqua e del gas, una professionalità anonima e priva di prestigio. Però il protagonista di queste pagine, che è l’autore stesso, fa proprio questo lavoro e vuole condividere le sue giornate con il lettore. Questo libro, quindi, assume la forma di “diario di viaggio”, un diario personale fatto di quotidianità, di freddo e sporcizia a volte, e altre volte di persone che non si fidano e ti sbattono la porta in faccia e altre ancora di una ricerca assidua su dove si trovi il contatore...
Il protagonista ci descrive la sua vita, ci fa entrare nel suo mondo, nel suo lavoro, ci ricorda come, a volte, le scelte influenzano quello che siamo e che saremmo potuti diventare, una vita intera: infatti, lui aveva una laurea in biologia, ma ha preferito “il fango, la pioggia, il caldo torrido, la casacca arancione da sfigato”, ma in cambio ha riavuto indietro la cosa più preziosa, la libertà di starsene sempre fuori per i fatti suoi.
Il libro appare molto descrittivo, a volte forse troppo, di certo l’intento dello scrittore è stato quello di farci conoscere un nuovo mondo, perché
“ogni libro ha una sua morale, anzi, ne ha tante quante siamo capaci di inventarne ragionando con il punto di vista di un bambino di sei anni”.
La parte che a me personalmente ha colpito di più è quando il letturista si trova di fronte alla gente ed entra, in un qualche modo, nelle loro vite, a volte risultando una persona antipatica, altre volte una persona gentile con cui, ad esempio, gli anziani amano confidarsi e perdersi in ricordi passati, come se lui fosse una sorta di valvola di sfogo, forse una delle poche persone che vanno a trovarle. Questo libro inoltre ci fa vedere, con descrizioni molto particolareggiate, le strade e i luoghi di diverse città ed è stato bello leggere qualcosa dei miei dintorni come: Nonantola, Modena, Carpi, Reggio Emilia. Ed è così che il protagonista di queste pagine ci vuole dare un insegnamento: si finisce per affezionarsi alle proprie abitudini, quelle che un tempo potevano sembrare delle mansioni noiose, dopo un po’ diventano mansioni di cui non sappiamo fare a meno... perché ci hanno reso le persone che siamo oggi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Letturista per caso
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