Lezione d’amore di Giovanna Bandini

Si stanno moltiplicando i romanzi di insegnanti che decidono di dedicare al loro rapporto con la scuola e gli alunni la loro creatività. Dopo il romanzo di Bajani, "Domani niente scuola", quello splendido di Eraldo Affinati, "La città dei ragazzi", e il recentissimo "Cuanta Pasion!" di Giulia Alberico, ecco questo libro della Bandini, giovane insegnante di italiano e latino in un liceo classico del centro di Roma.

L’ambiente pariolino è molto ben ricostruito, i rapporti tra la giovane insegnante sempre in bilico tra il suo passato di alunna, nostalgica della sua giovinezza, vissuta spensieratamente negli anni 80 con compagni di scuola ancora presenti nella sua vita da single, e il presente di professoressa spesso in difficoltà, sono raccontati con una buona abilità di scrittura.

Molto meno riuscita e un po’ forzata, invece, mi è sembrata la storia d’amore con l’alunno Allan, poeta maledetto che ha come aspirazione la scrittura di liriche amorose dedicate alla prof, ed esibite, purtroppo banalmente, sulla spalletta di ponte Milvio, ridotto ormai, per colpa di grafomani più o meno dotati, ad un eterno San Valentino, e da cui la scrittrice non sembra prendere le necessarie distanze...

Comunque il libro è godibile, con alcuni momenti di grande intensità, soprattutto quando, lasciando l’aspetto amoroso, la prof protagonista ci racconta della sua inadeguatezza di fronte a problemi drammatici, per esempio l’anoressia, nei confronti dei quali scuola e istituzioni hanno ben poche risposte certe o antidoti efficaci.