Lillelord
- Autore: Johan Borgen
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
Johan Borgen è considerato in Norvegia un autore di culto, mentre in Italia è pochissimo conosciuto se non per il romanzo Lillelord, pubblicato nel 1989 da Iperborea.
L’opera, scritta nel 1955, racconta la vicenda di Lillelord, un adolescente (il cui vero nome è Wilfred) che cresce secondo i dettami di un’educazione conformista mantenendo però il desiderio di una vita diversa. Di fronte alle esigenze educative, il giovane finge di sottomettersi ma in realtà conduce un’esistenza parallela, nella quale mantiene intatto il suo desiderio di avventura.
Orfano di padre, Lillelord vive con la madre, una donna bella e giovane ma impaurita dalla vita. Essa vive nel ricordo del marito, un uomo dissipato che viene presentato al figlio come un eroe e un uomo giusto. Vedendo i primi segni di mascolinità nel ragazzo, cerca di contrastarli vestendolo da bambina e imponendogli il nome di piccolo lord (Lillelord, per l’appunto) per far restare il suo bambino nell’infanzia.
Tra le figure di contorno, importante è quella dello zio Martin che mette in guardia la sorella dai pericoli di crescere il figlio fuori dalla realtà. Una realtà che stava mutando in fretta; siamo infatti alla viglia della Prima Guerra mondiale e in Norvegia sembra che quanto avviene fuori non interessi per la marginalità del Paese riguardo alla politica europea.
In questa temperie culturale cresce Lillelord che, per difendersi dall’invadenza materna, conduce una vera e propria seconda vita diventando un monello di strada. Lo studente modello falsifica i compiti e inganna la madre, il figlio di mamma seduce la zia. Questa divaricazione tra essere e apparire è evidente in tutto il romanzo e provoca fraintendimenti fino ad arrivare alla crisi finale.
Con uno stile acuto, Johan Borgen disegna la storia della disintegrazione della personalità di un giovane che addirittura si rifugia nel mutismo, dal quale Lillelord riuscirà a guarire senza però sanare la ferita della sua personalità. Alla fine la società avrà il sopravvento e il giovane sarà costretto a rientrare nei ranghi.
Il romanzo si dispiega attraverso una miriade di personaggi maggiori e minori che circondano Lillelord, ad esempio la madre, verso cui il figlio prova compassione per la sua vanità infantile e nello stesso tempo cerca di fuggire da lei intuendo che essa rappresenta un pericolo per la propria autonomia. D’altro canto lei vede nel figlio il ricordo del marito, di cui si scopriranno le avventure. Lillelord diventerà complice della madre nel difendere l’immagine del padre dalle calunnie della gente, tuttavia sarà questo il momento che farà scattare la malattia che lo renderà muto. Essa si risolverà con una terapia psicanalitica a Vienna, di cui l’autore traccia un ritratto abbastanza fedele senza però risolvere il problema di fondo. L’adolescente addirittura seduce la zia che rappresenta, per tutto il romanzo, il suo ideale di donna.
Le figure femminili sono importanti in quanto rappresentano il contatto con la vita. Ben presto però il giovane si stanca della zia e cerca di avere un rapporto con Erna, compagna di giochi, che gli resiste a lungo. Anche questo rapporto non durerà e non porterà a un cambiamento nel giovane, che continuerà a essere scisso nel suo modo di pensare perché è quello che in fondo ci si aspetta da lui.
Lillelord risulta dunque una lettura impegnativa ma consigliata.
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