Lo Sconosciuto
- Autore: Magnus
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Anno di pubblicazione: 2012
Rizzoli Lizard ripropone nel 2012 in versione integrale una raccolta di dodici titoli pubblicati dal 1975 fino al 1996 dei fumetti di Magnus.
Comincio da “Kriminal” e “Satanik” va bene? I fumetti “neri” firmati Magnus sono stati una lettura di formazione proibita di almeno tre generazioni. Quelle strisce tascabili dalle copertine quasi pop erano vietate ai minori e considerate roba da adulti, con tanto di pistole, intrighi, sangue, pugnali, diverse donne nude, non solo e non necessariamente in quest’ordine. Il (mio) parroco ammoniva "peccato leggere i fumetti con la “k” nel titolo" (all’inizio degli anni Settanta l’anatema comprendeva anche il “Diabolik” delle sorelle Giussani), ma erano parole vane: i romanzi criminali by Magnus restavano una tentazione irresistibile. Poi venne il tempo de “Lo sconosciuto” (1975) e la storia del fumetto italiano si imparenta ancor più con la mitologia. Altro che supereroi della Marvel, altro che uomini-ragno e Fantastici quattro dalle lacerazioni interiori umane-troppo-umane: l’eroe degli albi delle Edizioni del Vascello che dice di chiamarsi Unknow ha capelli bianchi, la faccia scolpita di chi ne ha viste troppe e una familiarità con la morte (propria e altrui) che si consolida di storyboard in storyboard.
In altre parole: dimenticatevi l’ingessato & invincibile James Bond, va bene? Come fa notare acutamente Graziano Frediani nella sua prefazione a “Lo sconosciuto. Edizione integrale” (Rizzoli Lizard, 2012):
“E’ piena di incubi e di bruschi risvegli, di cicatrici vetuste e di ferite fresche di giornata, persino di viaggi nell’aldilà cui una mano pietosa lo salva all’ultimo istante, riportandolo nell’aldiqua prima che sia troppo tardi, la lunga avvenuta dello Sconosciuto. Un’avventura costellata, per l’appunto, di appuntamenti continuamente (a volte ironicamente, a volte un po’ sadicamente) rimandati con la morte, dopo i quali la tempra di questo maturo signore dai capelli bianchi che dice di chiamarsi Unknow sembra cedere, sgretolandosi definitivamente, finendo poi, al contrario, per irrobustirsi, e quasi ritemprarsi, in attesa del colpo basso successivo”.
Saremmo, insomma, in zona anti-eroe con tanto di certificazione autoriale e sapete questo come si traduce in termini di attrazione pericolosa e di coinvolgimento dei lettori? Successo assicurato, di quelli che sfidano il tempo e la storia. Se ci mettete che, di avventura in avventura, “Lo sconosciuto” ha dovuto vedersela con una canaglia bene assortita di tipi poco raccomandabili (transfughi di servizi segreti, spietati tagliagole, killer semi-professionisti, stupratori, guerriglieri, e persino terroristi), potete, ancora di più, farvi un’idea del perché le gesta di Unknow siano entrate di diritto nella mitologia del fumetto di qualità.
L’edizione extra-lusso editata dalla Lizard consta di ben 413 pagine di cospicuo formato, 12 mirabolanti avventure, una più avvincente dell’altra. Dati aspetto e contenuto, il prezzo è persino abbordabile: 25 euro spese ottimamente per un libro che si divora con gli occhi, lettura ideale per vacanze intelligenti di grandi e piccini (beh, non troppo piccini).
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