Lo Stradivari perduto
- Autore: John Meade Falkner
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2016
La mia ultima lettura la consiglio vivamente a chi ama le storie gotiche, dove il terrore è una sensazione sotto pelle piuttosto che apertamente manifesta, dove le sensazioni di inquietudine e di paura non nascono da fenomeni palesi ma crescono nell’ignoto, nel buio, nel silenzio, spesso nell’inspiegabile.
Neri Pozza ha pubblicato questo romanzo “Lo Stradivari perduto” (2016) di John Meade Falkner, riprendendo questo romanziere e poeta inglese vissuto a cavallo tra metà Ottocento e inizio Novecento.
Ritroviamo infatti tutte le belle caratteristiche dei romanzi di altri tempi, dove le descrizioni accurate, lo stile parlato e narrato della trama culla il lettore, guidandolo nella vicenda, pur senza, per questo, venir meno all’intento di angosciarlo o spaventarlo.
La trama inizia proprio ad Oxford, dove un giovane, brillante e talentuoso, John Maltravers, comincia la sua carriera universitaria; la sua routine studentesca è condivisa con l’amico William Gaskell, anche lui appassionato musicista, per cui si ritrovano spesso a suonare insieme, John il violino e William il piano.
In una di queste sere, Mr Gaskell porta degli spartiti, al ritorno da un suo viaggio a Roma, e rendiconta l’amico sulla bellezza del viaggio e della musica dei compositori seicenteschi, scoperta in quel breve viaggio. A tarda sera, va via e torna ai suoi alloggi. Quella sera, John sfoglia gli spartiti lasciati dall’amico, e scopre una suite titolata, l’“Aeropagita”, che evoca antichi riti pagani e danze licenziose.
Ne rimarrà "stregato" a tal punto da ripeterne l’esecuzione, da solo o accompagnato da Gaskell, tante volte: spesso, durante la performance, avverte lo "scrocchiare" della poltrona di vimini alle sue spalle, come di una presenza che si siede per ascoltare e dopo si alza e va via.
Stranamente, questa sensazione prima avvertita ma mai dichiarata, viene condivisa e confermata dall’amico.
Sarà il principio di una storia narrata tutta in terza persona dalla sorella di John, come lettera di spiegazione al nipote Edward, sulle vicende che hanno preceduto la sua nascita. A fine libro, si aggiungerà una nota di Mr. Gaskell nominato tutore del ragazzo.
Lo stile dello scrittore ben trasmette le sensazioni di preoccupazione, di angoscia, di timore di tutti i protagonisti, ci si immedesima con facilità in atmosfere cupe, in cui storia, mito, superstizione si mescolano sapientemente pur rendendo intuibile il mistero che si anima tra le righe.
Eppure, come tipico dei vecchi stili, letterari o cinematografici, non necessariamente il terrore pacato e non acclarato è meno spaventoso, anzi, la ricerca della risposta fino alla fine, non crea momenti di stanca né di noia, per tutte le 152 pagine!
Consigliato!
Lo Stradivari perduto
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