Lo scandalo della stagione
- Autore: Sophie Gee
Lo scandalo della stagione (ossia il furto del ricciolo di Arabella Fermor da parte di Lord Petre) rese Alexander Pope, giovane rimatore “di una certa fama”, “il più famoso poeta d’Inghilterra”. Il ricciolo rapito, poemetto eroicomico pubblicato nel 1714, ridicolizzava la liaison tra la signorina Arabella Fermor “la più grande bellezza della sua epoca” e Lord Robert Petre, appartenente a una delle più illustri famiglie inglesi di religione cattolica. “Che offesa atroce nasce da cause amorose, che dispute possenti son generate da cose triviali”.
Durante una delle tante feste della season londinese, Lord Petre tagliò senza permesso un ricciolo dalla splendida capigliatura della bella Arabella, Bell per gli amici “la quale era stata dotata di un viso e di una figura quasi perfetti”. Il gesto crudele voleva rendere manifesto a tutti che il loro rapporto d’amore era terminato, perché il Barone, benché innamorato ricambiato di Arabella, era costretto a impalmare Catherine Walmesley, una ragazza priva d’istruzione e “senza alcun fascino personale”, ma dotata di una fortuna di quindicimila sterline. “Un Barone non si sposa per amore”.
Cronaca di un amore finito per cinico calcolo, il poemetto, prodigiosa “satira sulla corte, e sugli uomini e donne alla moda … vendette 3000 copie la prima settimana dopo la pubblicazione e ancora oggi costituisce un testo fondamentale di qualsiasi corso di studi universitari in Inghilterra”. L’erudito e sensibile Alexander Pope, chiamato rospo gibbuto a causa del suo corpo deforme fu “il primo scrittore della storia inglese a diventare ricco e indipendente grazie alla vendita dei propri libri”. Non male per un giovane, figlio di un commerciante di tessuti cattolico romano, sbarcato a Londra in cerca di notorietà dalla noiosa campagna di Benfield, dove la famiglia Pope era stata costretta a ritirarsi in seguito all’approvazione del Decreto delle Dieci Miglia “che proibiva ai Papisti di vivere a una distanza che permettesse di raggiungere la città in una sola giornata”. Nell’Inghilterra dei primi anni del XVIII Secolo sotto la monarchia costituzionale grazie al Bill of Right (1689) della protestante Regina Anna “che tuttavia discendeva dagli Stuart”, per la prima volta dopo il regno di Enrico VIII protestanti e cattolici “sentirono che era possibile intrattenere rapporti di relativa amicizia”. Nonostante ciò, in questa potenza coloniale ed economica dall’organizzazione politica e sociale molto sviluppate, il fuoco covava sotto la cenere.
“Quando la Regina senza figli sarebbe morta, chi sarebbe salito al trono?” Qualcuno come il giacobita Lord Petre cospirava per riportare sul trono il re cattolico Giacomo III “al momento esiliato in Francia”.
The Scandal of the Season ritrae con arguzia e finezza il quadro storico dell’epoca rappresentando personaggi realmente vissuti come Richard Steele, editore dello Spectator, Jonathan Swift, il creatore de I viaggi di Gulliver e il pittore Charles Jervas “il più famoso ritrattista del suo tempo”. I ritratti di Robert e Arabella di Jervas definiscono al meglio quell’atmosfera di intrighi, giochi di seduzione, piaceri mondani, che caratterizzavano la season londinese. L’autrice Sophie Gee ci dimostra quello che già de Laclos aveva messo in risalto nel 1782 in un suo celebre romanzo epistolare: Les Liaisons sono spesso dangereuses... “In gesta sì audaci si impegnano piccoli uomini”.
Lo scandalo della stagione
Amazon.it: 6,50 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lo scandalo della stagione
Lascia il tuo commento