Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo
- Autore: Martha Saxton
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Nella Collana “Christopher Columbus”, che va alla scoperta delle vite, spesso straordinarie, degli autori che hanno creato indimenticabili romanzi della letteratura, la Casa Editrice Jo March edita il volume Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo (2019, titolo originale Louisa May Alcott. A Modern Biography , traduzione e cura di Daniela Daniele,) scritto da Martha Saxton nel 1977 che è valso alla scrittrice nata a New York nel 1945 il Boston Globe Book Prize, dedicato alla vita di Louisa May Alcott (Germantown, 29 novembre 1832-Boston, 6 marzo 1888), autrice di Piccole Donne (Little Women, 1868), classico della letteratura mondiale.
Da “Piccole donne” esce il 9 gennaio 2020 il settimo adattamento cinematografico scritto e diretto da Greta Gerwig, protagonisti Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Timothée Chalamet, Laura Dern, Meryl Streep e James Norton.
Per comprendere appieno la personalità di Louisa May Alcott è fondamentale conoscere l’ambiente nel quale nacque e visse e dove nella primavera del 1860, a 35 anni, iniziò a scrivere il suo capolavoro Piccole donne, amato da generazioni di lettori. Una fotografia color seppia dell’epoca, che appare nelle prime pagine del testo, ci restituisce il ritratto di una donna non bella, dagli occhi scuri, capelli neri e lineamenti marcati, che non aveva mai vissuto un’infanzia vera e propria.
Louisa, dalla salute precaria, vestiva spesso di nero o di marrone, quasi a voler mortificare la propria personalità, ma per lei l’unica cosa importante era scrivere, perché era Louisa a sobbarcarsi il peso economico della famiglia. Uno scialle sulle spalle, perché la vecchia casa di Concord, nel Massachusetts era piena di spifferi, Alcott lavorava assiduamente al suo scrittoio, completando ogni giorno un capitolo nuovo, redatto con una scrittura nitida e inclinata verso sinistra. Nella sua stanza ad angolo della vecchia casa a tre piani, giorno dopo giorno, l’autrice andava dipanando le vicende della famiglia March, di Jo, Meg, Amy e Beth.
Gli Alcott di Concord nel Massachusetts erano una delle grandi famiglie progressiste americane del XIX Secolo. Amos Bronson Alcott padre di Louisa e delle sue tre sorelle, Anna, May e Lizzie, era un autentico idealista. Controverso filosofo trascendentalista, abolizionista, educatore, insegnante, vegetariano ante litteram, fondatore di una comunità utopica destinata al fallimento, “Fruitlands”, Amos Bronson Alcott fu un autodidatta, figlio di genitori semianalfabeti, convinto che l’istruzione dovesse essere un’esperienza piacevole. Amico di Ralph Waldo Emerson e di Henry David Thoreau, il padre di Louisa, venne ritenuto un “radicale” nel New England dell’Ottocento, nel quale ogni idea nuova faceva proseliti.
Abigail May “Abba” Alcott, detta anche “Marmee”, madre di Louisa May, discendeva da una famiglia aristocratica di Boston, era attivista e filantropa.
Martha Saxton, biografa esperta e storica delle donne negli Stati Uniti, compie un ritratto inedito e intenso “di gruppo”, della celebre autrice americana, sfatando quel mito che fa ritenere Jo March, l’alter ego di Louisa May Alcott. In realtà, Alcott faceva fatica a riconoscersi nella sua eroina più famosa, non solo, Louisa May sembra avesse scritto Little Women solo per compiacere i suoi genitori, obbedendo al desiderio del padre di farle scrivere un racconto che contenesse una morale per bambine, in pratica “un racconto per ragazze”. Louisa non amava questo genere di letteratura, ma avrebbe scritto qualsiasi cosa per far soldi, considerato che suo padre non realizzava guadagni regolari dal 1839, anno in cui aveva visto fallire la sua scuola sperimentale di Boston.
“Piccole donne”, che l’autrice era riluttante a scrivere e che le avrebbe fruttato fama e denaro, è la storia dell’infanzia di Louisa, così come l’avrebbero scritta i suoi genitori. Non avendo il coraggio di condannarli, lei scrisse questo libro per celebrarli. La redazione del volume fu un lavoro duro che richiese impegno e fatica, perché si trattò di rielaborare il suo passato in forme e immagini ideali. Ecco quindi come si svolse la vita di questa “piccola donna scrittrice”, che per quasi tutta la sua esistenza fu “figlia”, instancabile attivista femminista e antischiavista, dal grande talento e che lottò per mantenere la sua indipendenza.
Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo
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