Luna nuova. Tra mito e scienza dalle eclissi alle basi lunari
- Autore: Ettore Perozzi
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: il Mulino
- Anno di pubblicazione: 2019
Se la memoria non mi inganna si chiamava Base Alpha. Era la base lunare di "Spazio 1999": quando l’esplosione di un deposito di scorie radioattive scaraventa la Luna fuori dall’orbita i suoi abitanti diventano con essa naufraghi dello spazio. Ero ancora piccolo il 20 luglio del 1969, non conservo alcun ricordo dello sbarco americano sulla Luna. Il ricordo più vivido che ho della Luna è legato ai telefilm della serie a cui ho accennato sopra: dal 1975 al 1977 "Spazio 1999" inchiodava ai teleschermi non solo me, milioni di spettatori in tutto il mondo. A quel tempo, per dirla tutta, avevo già letto “Dalla terra alla luna” di Verne: si trattava di una versione ridotta per ragazzi, ma tanto è bastato per iniziarmi allo charme suggestionante del satellite e a quello dei romanzi di fantascienza.
Il gustoso – ma puntualissimo, anche sotto l’aspetto scientifico – “Luna nuova” di Ettore Perozzi (Il Mulino, 2019) corrobora ricordi e suggestioni di diverso tipo. Il filo rosso è dato in primo luogo proprio dal fascino. Il fascino, per alcuni aspetti anche perturbante, esercitato dalla Luna sulla fantasia dei terrestri che l’hanno eletta protagonista di romanzi, miti, scienza, superstizioni, giochi, cinema e questo da che mondo è mondo. Quello della Luna è insomma una specie di inprinting che ci portiamo dentro. Dall’alba dell’uomo, per dirla alla Stanley Kubrick di 2001 odissea nello spazio e in altro modo. Cinquant’anni fa, il prossimo luglio, l’Apollo 11 segnò l’apogeo di una corsa alla conquista dello spazio (una sfida raccolta e giocata in primo luogo dagli USA e dall’URSS della Guerra Fredda) che ha visto la Luna come tappa inalienabile. Una specie di stazione per il resto del cosmo.
Dopo una manciata di altre missioni e una lunga fase di stallo, ora il satellite gibboso del pianeta Terra parrebbe essere rientrato nei progetti delle agenzie spaziali. Riprendere il filo del discorso (lunare) interrotto, significa dunque, in qualche modo, riprendere a parlare di futuro. Anche se non è detto si possa davvero arrivare alla costruzione di una base spaziale (una possibile Base Alpha) sulla Luna. Stando a quando afferma Ettore Perozzi (peraltro responsabile dell’ufficio per la sorveglianza spaziale dell’Agenzia Spaziale italiana) tra le pagine 102 e 103 del suo ottimo saggio:
Rispondere (…) alle molte altre domande che girano attorno al sogno di un avamposto permanente sulla Luna non è facile, soprattutto perché si tratta di un progetto altamente interdisciplinare. Non bastano ingegneri aereospaziali, astronomi e astronauti : c’è bisogno anche di medici, architetti, fisici nucleari, esperti di telecomunicazioni, designer, psicologi, biologi, chimici, informatici, nutrizionisti, geologi, economisti, manager, ecc. costruire e gestire un ecosistema vivibile in un ambiente ostile come quello lunare.
Sognare resta comunque lecito e “Luna nuova” ci aiuta a farlo. A suo modo, coi piedi ben piantati a terra e un approccio narrativo alla portata di tutti.
Luna nuova. Tra mito e scienza dalle eclissi alle basi lunari
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