

Scelgo tutto
- Autore: Valerio Mieli
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2025
Non si capisce perché più scrittori che scrittrici, in Italia, hanno bisogno di mettere tutto "lo scibile" in un romanzo, fatto che comporta che la media dei libri si aggiri sulle quattrocento pagine. E poi quasi tutti in prima persona, in un’autobiografia che raramente lo è; perché parliamo sì di noi, ma scrivere è "millantare credito", e fra le pagine diventano importanti anche fatti minimi, trascurabili. Adesso Valerio Mieli esce con un romanzo dal titolo Scelgo tutto (La nave di Teseo, 2025).
C’è questo bambino che cresce, di nome Cosimo, nome che sarebbe piaciuto a Italo Calvino, mentre a chi lo porta piace più Cosmo; timido ma non in modo esagerato, discreto alunno, in un paese in cui si conoscono tutti, al sud, che per arrivare a Roma ci vuole il treno. I genitori di Cosmo sono piccoli borghesi rispettabili, che vogliono che il figlio arrivi alla laurea. Una laurea scientifica, si intende, non quelle inconcludenti, superflue, umanistiche che puoi e devi fare solo se punti a diventare il professore o la professoressa, se ti va bene, di italiano in un liceo. No, un ingegnere, vada anche per l’architetto. La verità è che Cosmo sceglierebbe tutto: italiano, matematica, fisica; l’importante è stare con gli amici e con Sabina. Se andasse a Parigi e si mettesse con Marie, la sua vita sarebbe stravolta. Non sa il francese, quindi potrebbe lavorare solo manualmente. E sicuramente i genitori di Marie, dei gauche caviar , parlerebbero di politica internazionale o dell’ultimo film di Bertoluccì. Nel frattempo avrebbe perduto la sua Sabina al paese, che lavora come commessa in un negozio. Peraltro Sabina dovrebbe lasciare il lavoro perché è incinta di Cosmo. Che rinuncia a qualsiasi sogno in terra straniera e comincerà a chiamarsi Cosimo.
Valerio Mieli vuole realizzare una saga familiare, ma almeno per chi scrive non si capisce quando arriva la fase di maturità dell’ex ormai ragazzo che ha due figli e una consorte già nel cimitero. Si fa aiutare dai genitori, è inevitabile, e i marmocchi si legano molto a loro. Lui è un estraneo buono, che ogni tanto li prende con sé, ma i bambini sanno che è per un periodo, poi vedranno i nonni. Cosimo non vuole essere un padre part-time; se ne avrà necessità metterà una babysitter, ma dai genitori non ci devono più stare. Uno immagina lo strazio dei nonni, che pur dispiaciuti fanno i bagagli per Bangkok. E la babysitter la trova, non sapendo ancora che la prima sera coi suoi figli è il primo giorno di lavoro della ragazza, che si chiama Giacoma. Fortunatamente Mieli è dotato di umorismo e quindi capisce che l’umanità è fallata e complessa da decenni e secoli, ma meno incline all’ironia: prende sul serio un ragazzo normale che ha messo incinta una ragazza e si devono comunque sposare in chiesa, sennò chi le sente le comari. La saga familiare ogni tanto sparisce e noi restiamo nel dubbio su chi è realmente Cosimo, perché Sabina, che viene nominata spesso, è stata mamma per pochissimo tempo e poi un ictus la uccide, così giovane. Abbiamo già fatto conoscenza con Giacoma, che oltre a non avere competenze di nessun tipo si ritrova spesso a letto col padrone di casa e dopo arriverà la relazione con Simona. Con questa donna, Cosimo vuole assolutamente un altro figlio, ma è una tragedia annunciata. Anche se ci sono troppe lungaggini, Scelgo tutto è un "page turner" di tutto rispetto, scritto molto bene ed emozionante. Colto, soprattutto: si vede che chi lo ha scritto ha letto molto.

Scelgo tutto
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